«Gli uomini non sono più quelli di una volta» di Alain Elkann
«Gli uomini non sono più quelli di una volta» «Gli uomini non sono più quelli di una volta» Pubblichiamo due brani del Premio Nobel egiziano Naghib Mahfuz, per concessione della casa editrice Simbad, nella traduzione di Alain Elkann. Il primo è un breve capitolo tratto dai «Récits de notre quartier», che la Simbad sta per pubblicare in Francia. Il secondo è l'inizio del romanzo «Le voleur et les chiens», che le Edizioni Lavoro stanno traducendo e faranno uscire tra qualche mese. UNA notizia si diffonde nello stabile e nel quartiere. Una delle nostre vicine di casa chiede a mia madre: — Non conosci la notizia? . — No, cosa, dimmi? ' — Tawhida, la figlia di Oumm Ali e del vecchio Ragab!... — Cosa le succede, per grazia di Dio? — Ha ottenuto un impiego statale! — Un impiego statale? — Proprio come te lo sto dicendo. Per Dio, funzionario... lei a lavorare in un ministero accanto agli uomini! — Dio Onnipotente... Lei che viene da una cosi buona famiglia, sua madre una donna cosi gentile, suo padre un uomo così perbene! — Tutte queste sono parole. Che tipo di uomo può accettare una simile umiliazione? Mio Dio! Proteggici qui in basso come nell'aldilà. — Forse la figlia è disgraziata? — Avrebbe 3nito lo stesso per trovare un bravo ragazzo. — Nel quartiere, non si smette di spettegolare su Tawhida, di far commenti, di ironizzare, di condanna¬ re. Ogni volta che appare il vecchio Ragab, suo padre, sento esclamare attorno a me: «Che Dio ce ne guardi!». — Gli uomini non sono più quelli di una volta! Tawhida è la prima donna del ■quartiere ad avere un impiego pubblico. Dicono che sia stata al Kouttab con mia sorella. Tutto quello che sento dire sul suo conto mi spinge a evitarla, quando torna a casa dal lavoro. MI apposto all'entrala del vicolo e la guardo mentre si avvicina: il viso pallido, i lineamenti tirati e 10 sguardo sfuggente, la distìnguono dalle altre ragazze del nostro quartiere. Passa molto vicino a me senza vedermi e prosegue 11 cammino. E io, ripetendo come un pappagallo le parole che ho ascoltato, sussurro: «Oli uomini non sono più quelli di una volta!». DI nuovo, respira il soffio della libertà, ma l'aria è carica di una polvere soffocante e di un caldo insostenibile. Ritrova il suo vestito blu e le sue scarpe di gomma, ma non c'è nessuno ad aspettarlo. Ecco la vita che riprende il suo corso, ecco il portone muto della prigione che si rinchiude sui segreti disperati. Ecco le strade oppresse dal sole e le automobili pazze, i passanti e gli uomini seduti ai tavolini, le case e le boutiques, e non un labbro che lasci trapelare il minimo sorriso. E lui è solo, ha perso molto, ha sprecato tanti anni preziosi, quattro anni che gli sono stati perfidamente sottratti, ma presto li affronterà e li sfiderà tutti. E' giunta l'ora di lasciar scoppiare la collera e di lasciare che si consumi; è giunta l'ora per i traditori di disperarsi fino alla morte e che il tradimento espii il peccato del suo volto deforme. Nebawiyya Alice, come è accaduto che i due nomi siano arrivati al punto di formarne uno solo? Avete rigirato questo giorno mille volte nelle vostre teste, per lungo tempo avete creduto che le porte della prigione non si sarebbero aperte, forse siete prudentemente sul chi va la, ma non cascherò nella vostra trappola e mi abbatterò quando sarà giunta la mia ora, come il destino. Quando Sana arriva allo spirito, ne dissipa subito il caldo, la polvere, l'odio e le tenebre. E ci si installa la tenerezza, come la purificazione dopo la pioggia. Che ne sa di suo padre la piccina? Niente, non di più che 11 cammino, i passanti e l'atmosfera incandescente. Durante quattro armi, ella non ha mai abbandonato i suol pensieri, vi ha maturato come un'immagine misteriosa; il destino terrà da parte un angolo tranquillo propizio allo scambio affettivo, dove darebbe libero sfogo all'allegria vittoriosa, dove il tradimento sarebbe solo più un ricordo detestabile e passato? Fai appello a tutte le finezze di cui disponi, e che i tuoi colpi d'ora in avanti siano altrettanto violenti di quanto fu lunga la tua pazienza dietro le mura; eccoti in faccia a colui che solca le acque come il pesce, che fende l'aria come il falco, che passa attraverso i muri come 11 topo e attraversa le porte come le pallottole del fucile. Naghib MabfU7
Persone citate: Kouttab, Naghib, Naghib Mahfuz
Luoghi citati: Francia
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