Cittadino Sanson c'è un re da giustiziare

Cittadino Sanson c'è un re da giustiziare 2se dell'antiquario: affiorano rie di una famiglia di boia Cittadino Sanson c'è un re da giustiziare tesso da generazioni che a Carla.di Longval, di'tri Sanson, come il vaioografo di Luigi XIII e asti cardinale Richelieuipreso d'affetto per una ìrito dagli occhi scuri e 'impalmò con la tenera «do l'amore la meglio la dolce sposina era del boia di Dieppe e >er Carlo di Longval fu mare l'arte, dando orie dei Sanson, la più aciustizieri. :n regime, Carlo Enrico <w» poche soddisfazionistire costosamente, con i"*V del resto se lo potedato la stipendio. Le susurre eccitarono l'invile pretesero l'esclusi vità aristocratica di quel colore. Adottò il verde e, tra la buona società, si diffuse allora la nuova moda dette giacche 'atta Sanson». Poi cambiarono i tempi, cominciarono le ristrettezze e le tribolazioni per far quadrare il bilancio: la Rivoluzione era prodiga di condanne quanto avara nei settari. Quando, nel marzo del "92, atte Tutteries venne presentato il progetto della macchina mozzateste al dottor Louis, medico di Corte, al deputato Ouillotin e a Maitre Sanson, fu anche convocato, incognito, un distinto gentiluomo, il quale osservò la mannaia foggiata a mezzaluna e, suggerendo di modificarla, tracciò con la matita una linea obliqua. Il boia lo riconobbe: quel competente era il re in persona. Alla settima generazione, il casato dei Sanson abbandona il mestiere. Enrico, l'ultimo dei boia, si dimette dalla carica nel 1847, con il vanto di alcune esecuzioni onorevoli: Giuseppe Fieschi, attentatore di Luigi Filippo, e Lacenaire <fr Avril, malandrini ricordati anche da Marcel Carnè in Les enfants du Paradis. E si accinge a scrivere le memorie di famiglia. Che sia proprio luì l'autore detta ponderosa biografia, non potremmo giurarlo. All'epoca; quando uscirono Sept Generation d'exécuteurs (1688-1847). Mémoires des Sanson da Dupray de la Mahérie (Parigi, 1862-63), si mormorava chefosse-,-o della mano di Balzac. L'opera in sei volumi, offerta tre anni fa dalla •Librairle des Deus Qares» (Parigi, Bd Magenta 76) a 1350franchi, ha raggiunto quest'anno i 2500. Chi si volesse contentare dell'unica traduzione italiana, pubblicata nel 1952 dalla bolognese Apollo (ma ridotta di 415, rispetto all'originale) può rivolgersi 'Al Vascello» di Roma (via Dezza ìsiat. Costa 35.000 lire. Preferendo spendere di più, •Matteuzzi» (Bologna, p.za Aldrovandi 5IB) la propone a 75.000. Rolando Jotti d Terrore : Robespierre da anche il boia Sanson

Luoghi citati: Bologna, Maitre Sanson, Parigi, Roma