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L'Aosta non attacca e chiude senza reti Equo pareggio in Liguria con la Sammargheritese L'Aosta non attacca e chiude senza reti I locali sono scesi in campo in formazione rimaneggiata SANTA MARGHERITA LIGURE — Prezioso pareggio (0-0) di una incompleta Sammargheritese contro un'Aosta molto temuta ma rivelatasi assai inconcludente in fase offensiva anche se molto arcigna nel reparto difensivo. Gaspari, al rientro per novanta minuti, ha marcato senza eccessivi patemi Alfano, Bolgiani è stato impeccabile su Maffìoletti e Bmso assoluto padrone del centrocampo. Questi gli uomini chiave messisi particolarmente in luce nelle file delia Sammargheritese che ha iniziato all'attacco ma ha portato il primo vero pericolo alla porta difesa da Martinelli solo al 44' con Gaspari che ha spedito a (il di palo con un colpo di testa dall'area piccola. Nella ripresa, alcune pericolose incursioni di Battiston fra cui un sospetto atterramento al 63'. Ma la più ghiotta occasione dei padroni di casa si registra al 90' con Groppi che ha scagliato un violento tiro, costringendo il portiere aostano ad una parata in due tempi sull'accorrente Righetti. Per l'Aosta qualche spora¬ dica incursione di Maffioletti ed un Vasciminno che ha cercato di collegare il reparto difensivo con quello di attacco con scarsi risultati. Durante il resto della gara, s'è giocato prevalentemente a centrocampo, con scarse azioni sotto le reti difese dagli estremi difensori. I valligiani comunque tornano a casa con un prezioso punto che gli consente di non perdere il contatto con il vertice delia classifica. Alla partita ha assistito il neopresidente della Sammargheritese, Massimiliano Cauvin, eletto dal Consiglio della società venerdì scorso il quale ha rilasciato una breve dichiarazione, al termine della partita. «Una bella Samm — ha detto —, considerate anche le numerose assenze: mi sono complimentato personalmente con Broso perché ha veramente disputato 90' ad alto livello-. Le assenze a cui accennava il presidente sono quelle di Sartimagi, Marchesini, Pelligra, Alessio e Bertola, effettivamente troppe anche per un'Aosta in tono minore. Giancarlo Scartozzonì