Sarah diventa scrittrice complice l'elicottero Budgie

Sarah diventa scrittrice complice l'elicottero Budgie La giovane cognata del principe Carlo sta per dare alle stampe una fiaba dedicata ai bambini Sarah diventa scrittrice complice l'elicottero Budgie LONDRA — Un elicottero tutto matto, di nome Budgie, è uscito dalla fantasia di Sarah, duchessa di York. Un gioco senza manifeste pretese letterarie, che le ha colmato i pomeriggi mentre aspettava che la cicogna arrivasse a portarle Beatrice. Budgie è il protagonista di una serie di episodi scritti per i bambini. L'inizio della fantafiaba, come l'ha definita la principessa, le si era acceso nel cervello mentre, un anno fa, prendeva lezioni di volo, assistita dall'istruttore Colin Beckwith. Ogni tanto questi la intuiva con la testa, letteralmente, fra le nuvole, ma non immaginava che pensasse a Budgie. Ora Sarah ha firmato un contratto con gli editori londinesi Simon e Schuster. Pubblicheranno la fiaba — la prima con un elicottero per protagonista — che di certo non avrà bisogno di lancio. E' già richiesta in libreria non appena Sarah se ne è lasciata sfuggire una timida anticipazione. Il canovaccio ha entusiasmato il principe Carlo, che ha incoraggiato la cognata ad andare avanti nel racconto. Anche a lui inventare fiabe è sempre piaciuto. Nel 1969 scrisse The old Man of Lochnagar, tradotta in italiano dall'editore Frassinelli con il titolo -// vecchio del lago'. Vinse il primo premio per la letteratura infantile al Salone internazionale dell'umorismo di Bordighera. Una favola moderna, quella di Carlo, con ogni pagina illustrata da un disegno di Sir Hugh Casson. L'aveva buttata giù di getto a bordo del panfilo reale Britannia per i fratellini Andrea ed Edoardo, allora di nove e cinque anni. La fiaba rimase poi nel cassetto fino al giorno in cui Carlo la fece leggere a Diana, che l'incitò a pubblicarla. Una famiglia, quella reale, i cui compiti paiono ben suddivisi: chi scrive, chi dipinge, chi sì cimenta con la fotografa. Solo problemi di tempo e gli impegni hanno impedito a Carlo di illustrare il racconto di Sarah. Pensava in un primo tempo di farlo con acquarelli, magari firmandoli con una semplice C, come quelli che raffigurano Norfolk Farm, a Sandringham, il porto di Suez e qualche scorcio I di Maiorca, appena esposti al Kings Lynn Festival, fondato da Lady Farmoy, nonna di Diana. Pure Andrea aveva pensato di accompagnare la storia di Budgie con fotografie, ma ripensandoci era giunto alla considerazione che la foto non è l'ideale per un testo fiabesco. Nata Beatrice, Sarah ha trascorso i primi giorni a rileggere il manoscritto, parlandone in famiglia. Si è divertita la regina, e pure il dottor Glàss, il "farmacista della Casa Reale al castello di Bal- moraU, incarico istituito dalla regina Vittoria. Ha 34 anni, esercita in un vicino villaggio, ed è un convinto sostenitore dell'omeopatia. Arriva a Sandringham alle 8,30 del mattino, quando ci sono i Reali, s'Informa della salute di ciascuno, pronto a occuparsi di raffreddori, emicranie, qualche distorsione procurata durante le passeggiate. Prima di tornarsene al villaggio demandava a Sarah che cosa avesse combinato di nuovo Budgie. Curioso come il verde di Balmoral, nell'Aberdeenshire, in Scozia, che ha offerto non pochi racconti al folclore scozzese, favorisca le fiabe. In tempi abbastanza recenti affascinò Walt Disney, che s'ispirò alle torri e ai pinnacoli del castello per certi manieri incantati in cui ambientare i suoi cartoons. Vittoria stessa amava sentir narrare dai vecchi del luogo storie strane, che al suo chiacchierato guardacaccia John Brown non dicevano granché: streghette annidate nel bosco, in continua rissa con certe fate, abbastanza casalinghe, in stile Anthony, che rammentavano, per come erano descritte, quelle immortali di Cecily Mary Barker. Forse anche per questo a Vittoria fu incredibilmente attribuita la stesura di Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio, secondo quanto sostenne Dave Rosenbaum, di San Francisco, in un «studio» con il computer. Rosenbaum sostenne che Vittoria fu l'autrice dei due romanzi Ormandoli Lewis Carrol, e a riprova di ciò evidenziò fra l'altro l'abitudine di Vittoria di sottolineare con frequenza la parola t>ery (molto), come pure faceva Carrol. Soltanto coincidenze. Un nonsenso che sarebbe piaciuto a tutti e tre, ad Alice, a Vittoria e a Carrol. Sembra quasi certo che Sarah firmerà con il proprio nome la storia di Budgie. Così per 1 posteri non vi saranno problemi di attribuzione storica. r. ross. Sarah Ferguson mentre guida un monomotore «Piper Warrior». Il volo è la sua passion

Luoghi citati: Bordighera, Londra, Maiorca, San Francisco, Scozia