«Tumori ossei, oggi è più facile guarire»

«Tumori ossei, oggi è più facile guarire» Sono pochi i centri specializzati «Tumori ossei, oggi è più facile guarire» VENEZIA — Se in Europa il numero dei centri specializzati nella cura dei tumori ossei è insufficiente, in Italia lo è in proporzioni ancora più gravi L'allarme è stato lanciato al 73° Congresso nazionale della Società Italiana di ortopedìa e traumatologia, dal prof. Mario Campanacci, presidente esecutivo del congresso assieme al collega Piergiorgio Marchetti. Pur non essendo frequentissimi, 1 tumori delle ossa colpiscono in Italia circa 1500 persone l'anno. I miglioramenti nelle cure avvenuti negli ultimi 15 anni sono stati impressionanti tanto che la percentuale di guarigione per l'osteosarcoma (uno dei tumori ossei più diffusi) è passata dal 10-20 per cento al 60-70 per cento. Sempre in riferimento all'osteosarcoma le amputazioni venivano praticate nell'80% del casi circa; oggi nel 7%. Ancora più guaribile, se diagnosticato in tempo e curato bene, è il condrosarcoma che viene eliminato in più dell'80% dei casi. Ma perché ciò avvenga — ha sottolineato Campanacci — occorrono diagnosi precoci— che dipendono dall'educazione della popolazione e dal livello etico professionale dei medici che devono indirizzare il malato al centro specialistico giusto —, e cure con terapie combinate che richiedono la partecipazione di numerosi esperti in diverse discipline. «Da questo — ha affermato il clinico — risulta evidente l'importanza che le persone affette da tu mori ossei siano assistite in centri specializzati: Tra i centri più importanti quelli di Bologna, Milano, Napoli, Roma e Sassari. L'altro tema del convegno è stato la verifica a vent'anni di distanza di interventi di art od esi e osteotonia agli arti inferiori. -Il vero successo di un intervento — ha detto il prof. Marchetti — si vede so>. lo a distanza di molti anni:; interventi o tecniche che al„ momento parevano avere, conseguito risultati straordi-: nari non hanno invece retta: al trascorrere del tempo: Per compiere la verifica èC stato necessario rintracciare.' con ogni mezzo, anche cori", l'aiuto dei carabinieri, i pa-*' zienti che vent'anni fa furono^ sottoposti a questo tipo di operazione chirurgica. «fiC stato possibile contattare ricontrollare in maniera^, completa — ha detto il prof;; Marchetti — un buon 30 per cento dei pazienti. Una rile^r. vante percentuale dei cast, esaminati ha mostrato che gli interventi hanno dato ri-: sultati soddisfacenti rispetto ai criteri validi al momento in cui le operazioni chirurgiche furono eseguite. Oggi però disponiamo di tecniche migliori e contemporaneamente le esigenze dei malati si sono evolute nel senso della ricerca di una perfezione anche estetica». Tanto che alcuni pazienti, venuti a co-, noscenza delle nuove possibilità, hanno voluto essere sottoposti a un'altra operazione, nella maggior parte dei casi per riacquistare la mobilità di un'articolazione che era stata bloccata mediante artrodesi per la presenza di malattie o traumi. L'altro intervento preso in considerazione è stato, come si è detto, l'osteotomia, che viene attuata per risistemare le ossa. Anche in questo campo sono avvenuti progressi straord! ari: nel centro di biomeccanica del reparto ortopedico di Mestre, diretto dal prof. Riciardi, viene eseguito, unico caso in Italia, lo studio computerizzato della deformità per individuare il •modo migliore e più adatto al caso specifico di eseguire il taglio dell'osso, appunto l'osteotomia. -Gigi Bevilacqua

Persone citate: Campanacci, Gigi Bevilacqua, Marchetti, Mario Campanacci, Piergiorgio Marchetti

Luoghi citati: Bologna, Europa, Italia, Milano, Napoli, Roma, Sassari, Venezia