Torino lancia la sfida al «male del secolo»
Torino lancia la sfida al «male del secolo» Alla Fondazione per la ricerca sul cancro servono 80 miliardi per un centro di studio Torino lancia la sfida al «male del secolo» Nel suo quarantennio, l'Uniforma contribuisce con 100 milioni DAL NOSTRO INVIATO FOSSANO — Dice Donna Allegra Agnelli: «Jn Piemonte abbiamo validissimi ricercatori. Bisogna evitare che espatrino; dotare il capoluogo di strutture adeguate per la difficile battaglia contro il cancro. Ed è necessario fare presto'. Allegra Agnelli è presidente della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, l'organizzazione su base volontaria sorta nel 1986 a Torino con un preciso intento: realizzare, quanto prima, un centro di altissimo livello per la ricerca e la cura del -male del secolo', che possa guadagnare prestigio internazionale. Obiettivo ambizioso, per il quale saranno necessari 80 miliardi in cinque anni. I primi cinque miliardi sono già depositati: li ha raccolti la Fondazione in poco tempo, attraverso le venti delegazioni sparse su tutto il territorio piemontese; tanti biglietti da mille messi insieme dai piemontesi stessi. Ieri, a Fossano, sono arrivati d'un sol colpo cento milioni. Li ha donati l'Unifar- ma (impresa di primaria importanza nel settore della distribuzione dei farmaci) per ricordare i quarantanni della sua fondazione, presenti fra gli altri il sindaco Angelo Mana ed il vescovo Severino Poletto. 'Questa Italia parolaia, troppo spesso è assente o latitante, specie nel campo degli investimenti per la ricerca — sottolinea Giuseppe Mana, presidente della società — eppure, il benessere futuro delle nazioni non dipenderà più dal possesso delle materie prime tradizionali, ma si misurerà sugli investimenti in cervelli e nella ricerca». Il programma della Fondazione per la ricerca sul cancro procede a tappe serrate. Ad un anno dalla sua costituzione, la Fiat Engineering ha già presentato il progetto-base del Centro; nel dicembre scorso è stato siglato un accordo con l'Ordine Mauriziano per la gestione del settore clinico. Se la burocrazia non metterà troppi bastoni fra le ruote, presto sarà possibile gettare la prima pietra, forse in quel di Candido. 'Abbiamo previsto tre livelli di attività — spiega 11 professor Alberto Piermario Cappa, oncologo e vicepresidente della Fondazione — un centro per la ricerca avanzata di base; un centro per la ricerca clinica, con 120-150 posti-letto di degenza; poliambulatori e day ospitai'. Il complesso è stato studiato in modo da poter far procedere contestualmente la ricerca di fondi é l'esecuzione dei lavori relativi ai diversi «lotti». 'Nei prossimi decenni, per Torino ed il Piemonte i vantaggi saranno rilevanti — aggiunge Cappa —. La struttura diventerà un punto di riferimento al quale far confluire anche tante forze intellettuali ora sparse un po' ovunque. A livello internazionale, si riconosce l'elevato valore scientifico dei gruppi di ricerca torinesi. Ma questi, pur mantenendo contatti fra loro, sono scollegati per problemi logistici. Concentrando in una stessa area strumenti sofisticati e costosi, la ricer¬ ca di base e clinica non potrà non avvantaggiarsene in modo determinante». Donna Allegra Agnelli: 'Già oggi, la Fondazione paga borse di studio a giovani ricercatori torinesi che stanno lavorando, ad esempio, negli Stati Uniti. Potremo consentire loro di tornare in Italia e sviluppare le loro conoscenze, a vantaggio dell'intera comunità sociale». Eugenio Maccari, assessore regionale alla Sanità, ritiene che l'iniziativa della Fondazione per la ricerca sul cancro rappresenti «un avvenimento scientifico e culturale di grandissima rilevanza»: 'Una regione così avanzata in tanti campi (basti ricordare il parallelo tra Tecnocity e Silicon Valleyj, deve poter sfruttare meglio le sue risorse tecnico-scientifiche ed i suoi "cervelli" anche in questo settore. Il Piemonte — tradizionale "cerniera" tra l'Italia e il resto d'Europa — potrà ospitare, grazie all'apporto dei privati ed alla collaborazione di questi con il pubblico, una delle strutture di ricerca più avanzate della Comunità». Mario Tortello
Persone citate: Alberto Piermario Cappa, Allegra Agnelli, Angelo Mana, Cappa, Eugenio Maccari, Giuseppe Mana, Mario Tortello, Severino Poletto
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