Sfugge all'Ipifim la grande occasione

Sfugge all'Ipifim la grande occasione Sfugge all'Ipifim la grande occasione di CURZIO MALTESE TORINO — Le bombe di Antonello Riva hanno sconfitto ma non affondato l'ipifim, come forse alla vigilia si poteva temere. La squadra di Torino ha onorato la prima di campionato con una gara bellissima e ha sfiorato il colpaccio sugli assai più nobili rivali. L'ha fallito all'ultimo secondo, con un tiracelo di Joe Kopicki, tra i migliori in campo. Peccato perché, come ha detto Gianni Asti alla fine: 'Queste sono occasioni che non tornano. Due punti pesantissimi che dovremo riprendere in trasferta'. Rimane da un lato il rimpianto per una gara che a un certo punto l'Ipifim aveva chiusa nel pugno, con 19 punti di vantaggio dopo 11' (36-17). È dall'altro la confortante impressione dì una squadra che, senza stelle dì prima grandezza, senza americani di grido, dà l'impressione di poter sopportare l'anno della grande fatica. Non è facile vedere un quintetto con tre nuovi (gli americani e Bargna) giocare quasi a memoria, sul filo dei cento all'ora, come hanno fatto gli uomini di Asti per tutto il primo tempo. Poi qualcosa s'è perso, qualcuno ha finito la benzina. Spiace sparare su Mike Evans, che CO' me molti altri americani, più illustri e costosi, ha pagato il pedaggio dell'esor¬ dio. Ma certo il piccolo re di Denver ha tradito le attese. Doveva essere l'uomosquadra e invece per lunghi tratti e andato al traino dei compagni. Gli è stata affidata la marcatura più importante, quella su Riva, e dopo uno scintillante mezzo tempo Evans si è squagliato, complici un paio di discutibili decisioni arbitrali. Ma soprattutto l'americano ha fallito nel tiro da tre. Ed è stata questa la chiave della partita. Le cifre: 7 su 11 della Wiwa Vismara (con un 5 su 8 di Riva), 5 su 14 d eli'I pi firn. Molto meglio Joe Kopicki, che certo ha fatto leva sulle sue esperienze spagnole. Buono al tiro (24 punti), il massiccio Joe ha retto quasi da solo il peso dello scontro con i più dotati, anche fisicamente, canturini. Anche se spesso gli è venuto in soccorso un Morandotti sorprendente sul piano del carattere ed eccellente sotto canestro (17 rimbalzi). Da parte canturina, poco da dire. Orfani di Benson, gli ospiti hanno confidato nel solito capitale punti di Antonello Riva (41), e in un fantastico Turner (12 su 15). Nembo Kid Riva per la verità ci ha messo un po' a ingranare, punzecchiato da Evans. Il diesel lombardo, al di là dell'assenza di Benson (che recupererà tra un mese), fa come sempre fatica ad accendersi. Ma è probabile che arrivi ancora in fondo alla stagione, a lottare con le prime. Non a vincere magari, a meno che Pinocchio Rossini non si decida a esplodere e a sostituire in cabina di regia Marzorati. La solida base dei lombardi si deduce anche dall'andamento della partita. Dopo lo choc dei 19 punti di ritardo accumulati all'inizio, Riva e compagni sono andati in progressione, hanno chiuso il primo tempo sul 41-50, tenuto la distanza fino a metà ripresa, per poi concentrare tutti gli sforzi nel thrilling finale. Era Riva, come sempre, a innescare i fuochi d'artificio con la bomba del sorpasso (77-76) a 4'45" dalla fine. L'Ipifim replicava prima con Vidili poi con Evans da tre. Ma puntuale arrivava la risposta di Riva. Così sino all'ultimo concitato minuto: due tiri liberi di Vidili, una penetrazione di Rossini, canestro di Kopicki e a mettere il sigillo alla vittoria, i due tiri liberi conclusivi ancora di Riva. I due punti vanno a Cantù, ma Torino forse ha trovato qualcosa di più importante: un gioco. Pagelle — Ipifìm: Abbio ne, Evans 5,5, Vidili 6, Celenza ne, Nicola sv, Scamati 6, Morandotti 7, Calcagno 6, Bargna 6. Kopicki 7. Wiwa Vismara: Foschini ne. Cappalletti sv. Milesi 5. Boss 4,5, Rossini 6, Gallon 5, Turner 8, Riva 8, Marzorati 6, Gilardi 5. Arbitri: Giordano, Baldi 6.

Luoghi citati: Asti, Cantù, Denver, Torino