La gran rimorso dei friulani

La gran rimorso dei friulani La gran rimorso dei friulani di GIORGIO MICHIELI CREMONA — L'Udinese, una delle maggiori candidate alla serie A, accredita le proprie ambizioni con una vittoria squillante per 3-2 sulla Cremonese, dopo una prova di grande carattere sorretta da una più che buona levatura tecnica. I friulani avevano iniziato la gara in modo disastroso: un gol-lampo annullato, subito dopo la «mazzata» dell'uno-due della Cremonese e per giunta la forzata sostituzione del terzino Galparoli, costretto a raggiungere gli spogliatoi dopo soli 4' di gioco. Ci ha pensato però la stessa Cremonese a «restituire» una parte del fin troppo pingue vantaggio, offrendo la possibilità ai friulani di accorciare le distanze su calcio di rigore. Sul punteggio di 2-1 la partita ha offerto le cose migliori, con un gioco pregevole, veloce, ricco di rovesciamenti di fronte. La Cremonese manteneva una certa prevalenza di attacchi ma l'Udinese, potendo far conto su una indiscussa superiorità a centrocampo, riusciva a rendersi più pericolosa e a creare qualche apprensione prima e gravi pericoli poi. Proprio in una delle non frequentissime azioni d'attacco la squadra di Sonetti perveniva al pareggio, molto per merito di De Vitis, abile due volte, prima.nel' rientrare dalla posizione di fuorigioco in tèmpo utile e poi nell'infilare con uri preciso spiòvente il portière grigiorosso. Evidenti comunque i demeriti della difesa cremonese, assolutamente ferma e incapace persino di opporsi alla manovra degli avversari ritenendo in fuorigioco il n. 9 bianconero. Rallentava poi il ritmo della partita pur riproponendo il tèma di una Cremonese generosamente protesa all'attacco e di un'Udinese guardinga ih difesa ma sicura di sé a centrocampo e molto insidiosa in fase offensiva. Al 57' riuovo vistoso errore della, difesa grigiorossa, confermatasi assai fragile: lo scaltro Minaudo infilava per la terza volta Rampulla da distanza ravvicinata, senza venir ostacolato minimamente dagli altri giocatori lombardi. Vittoria con pieno merito di un'Udinese che cresce dì domenica in domenica. La squadra friulana sta raggiungendo quella posizione di classifica che certo merita e che rende giustizia ad un organico di prim'ordine com'è quello affidato all'allenatore Sonetti. La Cremonese, generosa sul piano agonistico, ha denunciato gravi pecche, confermando la fragilità di una difesa che continua ad incassare troppe reti. S'è detto della rete annul¬ lata all'Udinese subito all'inizio. La palla viene allungata da Orlando a Catalano in fuorigioco che insacca.'Nessuna protesta per l'annullamento del gol. Quasi subito dopo la Cremonese sblocca il risultato: c'è un traversóne di Lombardo dalla sinistra, rinvia, corto Garella e Bivi, nell'area! pìccola, infila in rete. Sullo slancio la Cremonese raddoppia. Lombardo viene atterrato nella lunetta e Cinello trasforma la punizione con un bolide rasoterra che Garella neanche vede. Altro colpo di scena solo 2' dopo: su azione di contropiede dell'Udinese RampuÙa interviene su un avversario mettendolo a terra un palo di inetri entro l'area. Il rigore viene trasformato da De Vitis con un gran tiro a mèzza altezza sulla destra. Al 33' il pareggio di cui s'è già indicata la trama: Catalano vede De Vitis'in fuorigioco e trattiene la palla, tutti si fermano mentre il numero 9 friulano retrocede. A questo punto la palla gli viene passata e De Vitis svaria sulla destra e trafigge Rampulla con un pallonetto molto preciso. L'ultima rete della partita nasce da un errore di Piccioni che dà via libera a Minaudo che non ha difficoltà a battere Rampulla con un rasoterra sulla destra. Ottimo l'arbitraggio del veneto Beschin.