Gol galeotto, in tilt il computer rossoblu

Gol galeotto, in tilt il computer rossoblu Gol galeotto, in tilt il computer rossoblu di GESSI ADAMOLI TARANTO — Una sconfitta che ridimensiona in parte il Genoa che aveva tentato di scandire il ritmo al campionato di serie B andando subito in fuga. Ma racimolando un solo punto in due partite si trova ora costretto a ricominciare tutto da capo. E anche il carisma di Franco Scoglio che, predicando un calcio diverso, aveva saputo diventare il personaggio-emergente di questo scorcio del campionato cadetto, ha subito un duro colpo. Questa volta il computer del professor Scoglio ha infatti fatto tilt. Il Genoa gioca un primo tempo dignitoso e non sembra avere problemi contro un Taranto che dà l'impressione di accontentarsi dello 0-0 e che non si avventura in cerca di gloria ma anche di rischi. Succede, però, che proprio in chiusura di tempo il Genoa becchi banalmente il gol. E a quel punto salta tutto. La ripresa è un attacco convulso senza idee e senza geometrie. Una specie di irrazionale assalto all'arma bianca che però non partorisce nemmeno una palla-gol, mentre in contropiede il Taranto ha addirittura un paio di occasioni per chiudere la partita. 'Abbiamo giocato con il cuore e con le gambe ma non con il cervello. Il Genoa ha la possibilità di fare un calcio più qualitativo'; ha commentato poi Scoglio negli spogliatoi. Ma anche il tecnico s'è fatto prendere dalla foga. Dopo otto minuti della ripresa per sostituire l'infortunato Eranio ha buttato dentro Rotella. E' un suo pallino (-un tornante d'attacco che mi permette di ripetere gli schemi della nazionale sovietica»). Ma l'operazione al menisco dei primi di settembre è ancora troppo recente. Rotella aveva giocato (e male) domenica scorsa gli ultimi venti minuti della partita con il Messina. Questa volta Sco¬ glio lo ha tolto dopo undici minuti appena; gioca dal 53' al 64'. Entra Fontolan, che la mattina s'aggirava in albergo pallido come uno straccio per un'infezione intestinale e che ha la solita caviglia gonfia come un melone. Le cose non cambiano e al Genoa non riesce neanche la mossa della disperazione. In pieno tempo di recupero Scoglio su un calcio d'angolo vorrebbe mandare all'attacco anche il portiere Gregori, ma quando il numero 1 del Genoa scatta dalla sua porta per andare nel mucchio Briaschi ha già calciato Per il Genoa la prima sconfitta arriva quando meno se l'aspettava. Per mezz'ora aveva controllato la partita accettando il tranquillo tran tran imposto dal Taranto. Poi s'era accorto che avrebbe potuto anche vincere e ha provato a spingere sull'acceleratore. Cosi nel giro di 5', dal 32' al 37' del primo tempo, ha costruito tre occasioni. La prima con Nappi su calcio di punizione ma la palla è terminata' a lato sfiorando il palo. Poi ancora Nappi ha sparato addosso al portiere la più favorevole delle palle-gol e infine un diagonale di Briaschi non ha centrato il bersaglio per una questione di centimetri, Ma proprio mentre il Genoa stava crescendo è venuto il gol del Taranto. Paolucci ha messo involontariamente ko Signorini con una gomitata e ha liberato con un tocco Lerda che dal dischetto del rigore non ha dato scampo a Gregori. Il secondo tempo è un assalto inutile. Addirittura c'è un gol di Paolucci annullato per fuorigioco di Lerda e un intervento da dietro di Ruotolo su Paolucci avrebbe potuto essere da rigore. Così il Genoa esce sconfitto dal campo di Taranto ma riesce lo stesso a salvare il primato in classifica. E domenica c'è il big match con l'Avellino. tiiMiim Genoa, Scoglio (a sinistra) c il presidente Spinelli perplessi

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