Catanzaro, solo una breve fiammata
Catanzaro, solo una breve fiammata Un modesto pareggio in bianco tra gli ambiziosi calabresi e il Bari Catanzaro, solo una breve fiammata Borrello in evidenza nei primi minuti - Poi crescono i pugliesi, ma non sono incisivi - Nel finale prevale la prudenza di FABIO BLASCO CATANZARO — E' stato un derby incolore: i protagonisti ne hanno dato un'interpretazione modesta, nervosa più che vivace. Catanzaro e Bari hanno dimostrato di soffrire di carenza di idee: assenza di schemi -puliti» e tanta paura di perdere. Alla fine, è rimasto l'amaro in bocca per quel che poteva essere e non è stato. Nel Catanzaro non c'era Sacchetti, sostituito dall'esordiente Fontana. Nel Bari, a parte gli infortunati a lunga scadenza (Perrone, Laureri, Lupo) mancavano Maiellaro e Loseto. Ha iniziato alla grande il Catanzaro che per dieci minuti buoni ha creato più di un problema alla difesa barese. Una breve frazione di gioco in cui i giallorossi producevano giocate di buon calcio, sostenuto da ritmi e grinta inconsueti per. questa stagione. Borrello in particolare dava spettacolo «bevendo» con disinvoltura i difensori di turno. Sembrava un Catanzaro d'altri tempi! i'er ben quattro volte in quest'arco di partita, Mannini stava per capitolare: al 3', quando Rebonato si involava egregiamente servito da Borrello; un minuto dopo, un eccezionale slalom dell'onnipresente Borrello era concluso da quest'ultimo affrettatamente dal limite; al 9', un tiro del «baby» Fontana, deviato da un difensore barese, lambiva il legno sinistro; al 10', Palanca, su azione di calcio d'angolo, colpiva la parte superiore della traversa. Il Bari si liberava dalla morsa e, sempre in termini prudenti, guadagnava una ventina di metri. All'ir, era la volta di Nitti che saettava dal limite. Al 31' ci provava Monelli, che svettava minaccioso davanti a Zunico, dopo aver ricevuto dall'inesauribile Nitti ed aver «rubato» il tempo a Cascione. Il Catanzaro giocava meglio del solito ma al di sotto delle sue teoriche possibilità. Mancava, come si diceva, Sacchetti e non era roba da poco. Fontana veniva subito promosso in cabina di regìa e svolgeva il suo compito pur fra comprensibili pause di gioco. Le punte continuavano ad essere isolate, nonostante il buon lavoro di Bor¬ rello e quello onesto del laterale Gori. Deludeva il Bari, troppo timido ed intimorito in rapporto alle sue grandi ambizioni. Alquanto in ombra Di Gennaro, attivi Nitti e Terracenere, buono il movimento di Scarafoni e Monelli. Il secondo tempo scadeva di tono e di ritmo, mentre saliva il Bari. Gli ospiti diventavano velenosi pur non riuscendo a trovare fantasie vincenti. Il Catanzaro arrancava perdendo progressivamente idee e convinzioni. I mali del gioco dei calabresi sono noti, ma se quello visto nella ripresa è il miglior Bari, si tratta di due squadre che navigano in un tormentato mare di problemi. Nella serie B è sempre difficile leggere le carte, ma se vogliono traguardi ambiziosi calabresi e pugliesi devono mischiare il rispettivo mazzo di gioco. Nella ripresa, la prima cosa interessante la faceva al 70' Borrello che sciabolava dal limite una fiondata di rara potenza. Lo imitava sei minuti dopo Palanca, con una spettacolare botta di punizione da 35 metri circa.
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