Se l'uomo ha paura del sesso...

Se l'uomo ha paura del sesso... Gli uomini poco sensibili alla prevenzione e cura dei problemi sessuali Se l'uomo ha paura del sesso... Nei consultori pubblici, gratuiti e aperti alla coppia, l'affluenza maschile è scarsissima - Il successo di «Spazio uomo» a Roma, consulenza psicologica e medica sulla sessualità maschile: vi si rivolgono soprattutto i giovani tra i 21 e i 25 anni - DalPAnced di Torino un invito a un check-up urologico almeno una volta all'anno ROMA — Se hai bisogno d'informazioni, consigli e cure in campo contraccettivo e sessuale dove vai? Provate a fare questa domande agli uomini che vi stanno intorno e più o meno le risposte, tra il sorpreso e l'Imbarazzato, saranno di questo tono: « Andare in consultorio per una visita preventiva? E perché mal? E poi è un posto per le donne... Io, problemi sessuali...?: Messi però di fronte a questionari riservati e anònimi consegnano ignoranze, dubbi e angosce come ha rivelato una ricerca conoscitiva del Cres, un consultorio laico privato, che dall'inizio di quest'anno ha aperto a Roma uno «Spazio Uomo» con una consulenza psicologica e medica per problemi legati alla sfera sessuale maschile. L'idea di creare.un consultorio «per soli uomini» è venuta a una donna, una giovane psicosessuologa, Monica Morgantl, 32 anni, che traccia un primo bilancio di questa nuova esperienza. H campione considerato è limitato, ma sufficiente a svelare risvolti interessanti. I giovani tra 121 « 125 anni sono quelli accorsi più numerosi, segno evidente di una nuova cultura maschile che non ha paura di affrontare le proprie défaillances e di misurarsi con una più esigente sessualità femminile. Seguono, a una certa distanza, quelli che hanno superato i 36 anni: «E' l'uomo confuso, diviso tra modelli vecchi e nuovi, che comincia a fare i conti con problemi prima sottovalutati. Sono quelli che attraversano una crisi che io. giudico positiva» Mentre le donne sono abituate da anni di autocoscienza a "scrutarsi dentro", gli uomini devono cominciare da zero nel considerare le proprie emozioni, a confessare i propri drammi per sonali», dice la giovane Morgantl che a «Spazio Uomo» lavora in équipe con l'andrologo Roberto Vlsmara. I «drammi sessuali» maschili si chiamano eiaculazione precoce (il 25% dei casi esaminati a «Spazio Uomo»), mancata erezione o problemi di erezione (18%), mancanza di desiderio e/o assenza di piacere (9%). «Uomini in crisi»: chi sono? La maggioranza è tra gli impiegati, liberi professionisti, operai, ed è interessante scoprire che sono in netta maggioranza fidan¬ zati o sposati. Sono le donne, ben più abituate alla routine dei controlli preventivi ginecologici, a spingerli? Resta il fatto che per tutti, indistintamente, era la prima volta che si rivolgevano ad un consultorio. E se hanno vinto titubanze, «virili sicurezze» — ben il 7,5% sono arrivati a «Spazio Uomo» per avere informazioni sessuali e contraccettive e per imparare l'autoesame dei genitali — questo è stato proprio grazie al fatto di poter contare su un servizio strutturato a loro misura. n dottor Carlo Sorbino, sessuologo da diversi anni nel consultorio privato Anced di Torino (vi lavora in équipe con un andrologo e un urologo), sintetizza la sua esperienza: 'Nel nostro consultorio vengono uomini di qualunque estrazione sociale ed età. La maggioranza sottovaluta la componente psicologica dei problemi ses¬ suali. "Ma come, se gli organi sessuali funzionano, che cosa c'entra la psiche?".. Da questo punto di vista le donne sono più evolute, salvo alcune ancora condizionate da retaggi culturali repressivi. C'è anche un orgoglio maschile che scarica le responsabilità sulle donne accusate d'inesperienza quando invece ho appurato la loro grande disponibilità quando saltano fuori problemi di coppia. Resta il problema di fondo: c'è una generale ignoranza in tema sessuale e finiamo così con lo svolgere un ruolo informativo-formativo di educazione sessuale, un problema che continua ad essere . ignorato per le giovani generazioni'. Dall'87 l'Anced porta avanti un «progetto di prevenzione uomo» per la diagnosi precoce di malattie tumorali, patologie non tumorali ed anche per il riconoscimento precoce delle cause d'infertilità maschi¬ le. E' un invito rivolto all'uomo a ricorrere almeno una volta all'anno a un check-up urologico, ma per ora con un successo limitato: la presenza maschile si aggira sul 4,6 per cento rispetto all'utenza femminile. «Ben raramente riusciamo a diagnosticare i tumori della prostata ad uno stadio ancora passibile di un trattamento radicale: il 90 per cento di pazienti portatori di cancro alla prostata si presenta con la malattia già in stato avanzato, dove è possibile solo una terapia palliativa ormonale', mette in guardia l'urologo Giuseppe Fasolis in una pubblicazione Anced. Dunque, meglio una visita ogni tanto in un consultorio piuttosto che correre certi rischi o tenersi certi problemi. Eppure questi uomini, alle soglie del Duemila, sembrano ancora pieni di remore e timori quando devono parlare della propria sfera sessua¬ le, ancora prigionieri del mito del macho: 'Quando telefonano per avere informazioni o per fissare un appuntamento sembrano improvvisamente tutti timidi; dicono all'Anced dove, per evitare agli uomini 'imbarazzantU incontri con l'altro sesso, la sala d'attesa e lo studio medico sono strettamente riservati a loro. n consultorio, questo sconosciuto. Ne sanno qualcosa gli operatori de* consultori pubblici aperti gratuitamente, come vuole la legge, alla coppia, alla famiglia, insomma a entrambi 1 sessi. Nonostante tutti gli sferzi per pubblicizzare il servizio anche per il sesso forte l'utenza maschile è dopo tanti anni ancora rarissima. Visto il successe di iniziative come quella di «Spazio Uomo» non sarebbe forse il caso che anche 11 servizio pubblico fornisca un consultorio «riservato ai maschi»? 'Certo, se ci sarà la ri¬ chiesta dovremo pur far qualcosa — dice la dottoressa Paola Palumbo, dell'assessorato della Sanità della Regione Piemonte —. Comunque, non possiamo trasformare i consultori pubblici in poliambulatori specialistici, tanto più che in Piemonte scarseggiano gli urologi. Come facciamo con questa povera sanità pubblica! Dobbiamo attere il coraggio di dire che in Italia non si fa più prevenzione. Basti pensare — aggiunge la Palumbo — che il 24 settembre ci è arrivata dal ministero della Sanità la definizione del fabbisogno del personale sanitario per il Piemonte senza il benché minimo riferimento alle attività preventive, consultori compresi. Eppure è noto a tutti che anche in campo sessuale la prevenzione è fondamentale: la violenza alle donne è legata alle deviazioni sessuali, l'impotenza è in genere d'origine psicologica'. La Palumbo assicura che le Usi, con l'aiuto di volontari, hanno diffuso il messaggio che il consultorio è aperto a tutti: «Se poi gli uomini non ci sentono, questo è un problema di cultura. L'uomo italiano si tiene i problemi ses\ suali, si macera piuttosto di esprimerli. Eppure dopo tanto parlare di sessualità femminile sarebbe ora di parlare anche della sessualità maschile'. Stefanella Campana

Persone citate: Carlo Sorbino, Giuseppe Fasolis, Monica Morgantl, Paola Palumbo, Stefanella Campana

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Torino