Alboreto fuori subito, Berger sesto

Alboreto fuori subito, Berger sesto Alboreto fuori subito, Berger sesto dal nostro Inviato CRISTIANO CHIAVEOATO JEREZ — n «professore» colpisce ancora: conquista la sua 34° vittoria in Formula 1 e mette un altro mattone nel muro che potrebbe impedire ad Ayrton Senna di conquistare il titolo mondiale. Questo il responso del Gran Premio di Spagna che ha respinto l'assalto delle vetture con motore aspirato che dovranno aspettare il prossimo anno, quando i turbo andranno in pensione, per aggiudicarsi' le corse. Nelle prossime due gare, Giappone ed Australia, sarà infatti impensabile battere le strapotenti McLaren che ieri hanno conquistato il tredicesimo successo stagionale. - Sarà dunque ancora una lotta fra Prost e Senna ad animare il finale di stagione. All'affermazione dei francese, ieri si è infatti contrapposto il quarto posto del brasiliano. Il minimo necessario per Ayrton, in maniera da chiarire la situazione in classifica. I due avversari infatti non hanno modificato la situazione nella sostanza: Prost ha portato i suoi primi posti a 6 (contro i sette di Senna) ma ha dovuto scartare 6 dei 9 punti presi. Ragion per cui è andato a quota 84 e il sudamericano è salito a 79, cinque lunghezze di svantaggio. Ora a Senna basterà aggiudicarsi una gara per conquistare il titolo, in quanto scartando il solo punto preso in Portogallo andrebbe a 87, mentre Prost con una sola affermazione andrebbe anch'e gli a 87 ma con una vittoria in meno (7-8). Come dire che il francese deve soltanto sperare che il compagno di squa^ dra non arrivi più primo. Per il resto, grandissima gara di Mansell, il solito bravissimo (ma sfortunato Capelli) e finalmente un Nannini concreto, capace di salire sul podio per un meritato terzo posto. E la Ferrari? Ritirato quasi subito Alboreto, Berger ha raggiunto l'obiettivo minimo della sesta posizione, rallentato certamente dal problema dei consumi di benzina. La gara è stata emozionante sin dalla partenza. Scatto felino di Prost sulla sinistra, con Mansell pronto ad infilarsi alla prima curva davanti a Senna. Il brasiliano ha cercato subito di recuperare, ha passato poi l'inglese, ma si è scomposto ed è stato a sua volta ripassato all'interno. Intanto Capelli ha iniziato ad attaccare Patrese per il quarto posto, mentre Nannini stava davanti alle due Ferrari di Berger ed Alboreto, en trambi molto bravi al via. Ma per il milcuiese la corsa è durata assai poco. Pur te nendosi lontano dal gruppet to degli immediati inseguitori di Senna per non surriscaldare il motore e risparmiare gomme e benzina, Alboreto stato costretto all'ennesimo ritiro, a causa del cedimento del propulsore, mentre si trovava in ottava posizione. Prost ha preso il largo, inseguito come un'ombra da Mansell. Senna invece ha rallentato creando un «trenino» con Patrese e Capelli. Un ritmo troppo elevato invece per Bputsen e Nannini 1 quali, dal 29° giro, hanno preferito intelligentemente entrare ai box per cambiare le gomme ormai deteriorate, visto che tutto sommato non potevano agganciarsi ai migliori. La stessa decisione è stata presa da Piquet. A metà prova circa, Prost dopo essere stato in un paio di occasioni avvicinato da Mansell.ha allungato il passo. Alle loro spalle Capelli, dopo avere passato Patrese al 35° giro, ha minacciato Senna. E tre passaggi dopo, in un punto della pista ritenuto «impossibile», il milanese ha compiuto il suo vero capolavoro, un sorpasso all'interno calibrato al millimetro.' Una manovra perentoria di tale precisione che ha messo il brasiliano nelle condizioni di dover cedere, altrimenti avrebbe dovuto comportarsi scorrettamente, provocando un incidente. Purtroppo Capelli è rimasto poco al terzo posto: al 45° giro il motore della sua March è letteralmente scoppiato ed Ivan, incolpevole, ha dovuto tirarsi da parte. Ma ha lasciato il passo ad un altro italiano scatenato: Nannini, dopo un inizio prudente (il suo compagno Boutsen si e autoeliminato tamponando Capelli e perdendo parte dell'alettone posteriore, è stato costretto ad un lungo inseguimento che l'ha portato al nono posto), ha dato un saggio della sua bravura. Prima ha superato Patrese, più lento in rettifilo, poi ha infilato Senna proprio nello stesso posto dove era passato Capelli, alla grande. Nel gioco del cambio di gomme non è cambiato molto e solo Patrese non si è fermato a sostituire i pneumatici. Prost ha continuato la sua cavalcata solitaria, respingendo gli attacchi d Mansell. L'inglese alla fine si è accontentato del secondo posto, essendo anche alle prese con la frizione che stava rompendosi. Terzo Nannini, quarto Senna il quale, essendo entrato per Ultimo ai box per le gomme, ha poi recuperato su Patrese e Berger che lo precedevano. Tutto sommato al brasiliano è andata anche bene, visto che il quarto posto gli consente di guardare al futuro con ottimismo. C'è tuttavia da dire che Senna ancora una volta non ha avuto a disposizione una vettura perfetta, come lui stesso ha spiegato. Forse qualcuno voleva proprio trascinare la lotta sino alla fine della stagione.

Luoghi citati: Australia, Giappone, Portogallo, Spagna, Ultimo