La svolta nel 1984: basta con la pista e il lavoro, sotto con i 42 km

La svolta nel 1984: basta con la pista e il lavoro, sotto con i 42 km Dopo il Cross delle Nazioni di New York la decisione di abbandonare l'impiego di geometra e di dedicarsi esclusivamente alla maratona La svolta nel 1984: basta con la pista e il lavoro, sotto con i 42 km DAL NOSTRO INVIATO SEUL — Può diventare famoso anche un tipo che si chiama Gelindo. Suo papà doveva essere affezionato a nomi davvero speciali, o semplicemente chiamandosi Bruno voleva ribellarsi al banale. Sta di fatto che ai suoi quattro figli diede un nome per cosi dire normale soltanto ad Augusto. Gli altri: Nerino, Cleziano, e appunto Gelindo. Papà Bruno faceva il contadino. A Lumegnane di Marola, provincia di Vicenza, mille anime, poche speranze di affermazione per un giovane. Perciò Gelindo se ne andò presto di casa, appena preso il diploma di geometra. Voleva essere indipendente per gustare la sua passione, correre e correre. Un lavoro a Verona in un'Impresa edile, ma soprattutto tante ore sulle piste inseguendo un sogno. Ma era un etemo piazzato. Da Ortis a Cova il mezzofondo italiano aveva uomini veloci e vincenti. Lui arrivava dal cross, passo robusto ma pesante. Veniva battuto regolarmente. Ed ecco perciò nella primavera del 1984, di ritorno da New York, cross delle Nazioni dove si è comportato benino, che prende una doppia decisione: abbandona la pista per la maratona, abbandona il lavoro da geometra per un'atletica concepita a tempo pieno. Un rischio doppio, come la decisione. E se andrà male? La Fidai concede fiducia al giovanotto vicentino di poche parole, lo ospita a Tirrenia. Gli concede fiducia anche l'allenatore Gigliotti, modenese, che comincia con lui un duraturo sodalizio. Dice Gigliotti, dando una stoccata ad altri atleti distintisi in questi giorni per operazioni promozionali: 'Bordin non ha bisogno di andare in giro con "brain power" scritto sulle magliette; lui il cervello, brain appunto, ce l'ha al posto giusto e lo sa usare». Il cervello, la determinazione, ma anche elevate doti atletiche che affiorano sempre più con 11 lavoro severo cui si sottopone. Come un masso di granito che, scalpellato nel modo giusto, prenda via via bella forma. La sostanza c'è, occorre tirarla fuori Chi crede che Bordin sia un frate condannato alla fatica sbaglia però di grosso. Dietro il suo volto severo incorniciato da una barba alla Cavour sta un fine umorista, sempre pronto a cogliere i lati gustosi della vita. Sta un giovanotto che dipinge con sensibilità. E un buon disegnatore. Si era messo qualche anno fa a studiare modelli di tute sportive per gli amici, ora con un socio ha creato un'aziendina a Verona e ha industrializzato il suo hobby. A Verona dove andrà ad abitare quando non correrà più. Ora fa il pendolare soprattutto fra Tirrenia e Milano, dove abita con la sua compagna, Francesca, segretaria di Mike Bongiorno. Dice ancora di lui Gigliotti: 'Quando decide di puntare verso un obbiettivo, ci si dedica anima e corpo. L'operazione Seul è durata tre mesi, da Tirrenia alla Svezia, nella solitudine e nel fresco di Mora, poi sull'altipiano, al Sestriere. Lassù abbiamo capito che si veniva all'Olimpiade per vìncere. Su sentieri sterrati e disagiati dove altri stentavano ad andare avanti, facevamo rilevamen¬ ti cronometrici pazzeschi, Rocchetti, il confidente amico massaggiatore, racconta le ore prima della gara: 'Sveglia alle 7, pranzo alle otto e mezzo del mattino con molta pasta, bistecca, fette biscottate, miele. Una passeggiata per digerire poi in camera a riposare e sentire un po' di musica». Ma ora, a 29 anni, Gelindo Bordin è appagato, ha chiuso? Risponde il suo medico di fiducia. Rossetti: •£' una domanda a cui soltanto lui potrà rispondere in futuro. L'appagamento può venire oppure no, dopo successi del genere. Conoscendolo, dico di no. E in quanto all'età conta l'anzianità agonistica più' di quella anagrafica. E Bordin è integro, sotto questo aspetto. E' come un muratore, ha voglia di lavorare. Ma bisognerà tenerlo tranquillo, ora Le. maratone costano un patrimonio di energìe fisiche e nervose, mesi di allenamenti e di pensieri concentrati su un solo impegno. Di maratone come questa se ne possono disputare una all'anno, non di Più». g.rom.

Luoghi citati: Milano, New York, Sestriere, Svezia, Verona, Vicenza