Cade l'elicottero, tutti illesi

Cade l'elicottero, tutti illesi Sfiorata la tragedia, soltanto il sangue freddo dell'istruttore ha evitato il peggio Cade l'elicottero, tutti illesi Il «Robinson» precipitato da un'altezza di 150 metri, nei pressi di Bosconero, era guidato da un pilota al suo battesimo dell'aria - Durante l'esercitazione ha avuto un blocco mentale Era il giorno del «battesimo del volo». Ma per Giampiero Mantelli, 32 anni, Rocca Canavese, il momento tanto atteso e temuto si è trasformato in incubo: ha perso il controllo del suo elicottero, e c'è voluta tutta l'esperienza dell'istruttore per evitare una sciagura. Il velivolo è finito in un prato, «spanciando» come si dice in gergo. Poi si è capovolto, ridotto a un ammasso di rottami. Illesi i due occupanti. E' accaduto alle 11, a poche centinaia di metri dalla statale che collega Lombardore a Rivarolo. Mezz'ora prima il «Robinson R22» della Interavia si era alzato da Caselle, a bordo Mantelli e l'istruttore Stefano Donghi, 52 anni, un'esperienza di 8000 ore di volo. Il «Robinson» è un elicottero «leggero», equipaggiato con i doppi comandi per i voli di istruzione. Racconta Donghi: «Siamo atterrati in mezzo ai campi, in uno spiazzo non coltivato che utilizziamo spesso per le esercitazioni. Fer qualche minuto Mantelli ha eseguito le manovre a terra, confermando le ottime qualità messe in evidenza nella fase di preparazione teorica». Giunge il momento di rientrare alla base: «Eravamo a 150 metri di altitudine quando abbiamo eseguito una leggera manovra di accostamento, in modo da inclinare l'elicottero e portarlo lontano dalle case. I problemi sono sorti al momento di riprendere l'assetto». Donghi invita Mantelli a «raddrizzare», ma l'allievo esegue la manovra opposta. aumentando l'angolo di inclinazione. A questo punto l'istruttore decide di riprendere i comandi: «Molla, faccio io». Ma Mantelli non obbedisce, anzi, continua a «inclinare»; «Può succedere, in gergo lo chiamiamo olocco mentale'. Soltanto negli aerei militari c'è un pulsante che disinserisce i comandi dell'allievo e consente all'istruttore di rimediare immediatamente». Pochi secondi, il velivolo compie una rotazione di 270 gradi e torna, come impazzito, verso il punto di partenza. L'inclinazione è aumenta- ta. i giri del rotore sono scesi oltre 1 limiti che garantiscono il sostentamento dell'elicottero. A questo punto. Mantelli si riprende, obbedisce agli ordini: «Ha mollato i comandi, lasciandomi campo libero. Sono soltanlo riuscito a raddrizzare' l'elicottero-. La caduta si arresta sul prato, i pattini non reggono alla botta: il velivolo «spancia», si impenna e si capovolge, arrestandosi dopo 30 metri. Donghi e Mantelli riescono a liberarsi delle cinture di sicurezza, escono a fatica e in tutta fretta dall'abitacolo. C'è il timore di un incendio, che per fortuna non si verificherà. Sul posto carabinieri del nucleo elicotteristi e militari delle stazioni di Volpiano e Rivarolo. Mantelli torna a casa, a tranquillizzare i famigliari. Donghi resta accanto all'elicottero. Ai cronisti ripete: -Non scrivete che è stata colpa dell'allievo. In questi voli la responsabilità è tutta dell'istruttore, tocca a lui evitare gli incidenti». Giampiero Pavido

Luoghi citati: Bosconero, Lombardore, Rivarolo, Rocca Canavese, Volpiano