Sull'Iri è scontro

Sull'Iri è scontro Fracanzani contesta la gestione '87, Prodi replica Sull'Iri è scontro Con il ministro si schiera il psi • Ma l'ente precisa: «Nessun litigio, è solo un chiarimento: i conti sono tutti a posto, li ha approvati anche il ministero» ROMA — Aumenta la tensione attorno all'In. Accantonato per il momento il «nodo Zurzolo» (11 direttore generale della holding prossimo alla pensione) lo scontro si sposta sui bilanci dell'ente. E' uno scontro partito in sordina, ma che si è amplificato con la diffusione di un carteggio tra Prodi e Fracanzani sul bilancio '87 dell'In. In poche parole il ministro delle Partecipazioni Statali ha contestato al presidente deli'Iri numerosi punti della gestione (un 'buco- di bilancio di 1023 miliardi per perdite e minusvalenze su partecipazioni azionarie; un risultato netto negativo della gestione finanziaria di altri 459 miliardi) a cui il 'professore» ha re-' plicato con grande precisione. E' bastata la pubblicazione di questo carteggio per far scoppiare le polemiche. Tanto che ambienti de D'I ri ieri sera sono corsi ai ripari per chiarire due cose. r~T~| Non esiste alcuna poleI ] I mica fra i vertici dell'ente ed il ministero delle Partecipazioni statali sul bilancio '87 dell'istituto. Semmai si può parlare di un semplice 'Scambio di chiarimenti come sempre avvenuto in sede di approvazione del bilancio. Tanto è vero che il bilancio è stato regolarmente approvato con decreto del ministro in data 7 ottobre 1988: Comunque, si precisa, il bilancio è competenza dell'intero consiglio di amministrazione, quindi è 'arbitrario e forzato parlare di bilancio di Prodi e Zurzolo». Sulla correttezza formale e sostanziale del bilancio inoltre, si osserva ancora in ambienti Iri, la corte dei conti non ha espresso alcun rilievo e il ministro Fracanzani, a sua volta, lo ha approvato con un decreto del 7 ottobre scorso. Quanto invece alla notizia di uno scambio di lettere fra il ministro Fracan¬ zani ed il presidente Prodi, negli stessi ambienti Iri si aggiunge che «non si può non stigmatizzare il fatto che documenti interni e per loro natura riservati vengano dati alla stampa per strumentalizzazioni che non hanno nulla a l'edere con l'obiettivo di una corretta informazione. La nota è stata diffusa in serata. Qualche ora prima Fracanzani aveva trovato subito un alleato: il psi. A scendere in campo a fianco del ministro delle Partecipazioni statali, che in una durissima lettera indirizzata a Prodi contesta una serie di dati del bilancio dell'istituto, è stato il presidente della Commissione bicamerale delle Pp Ss Biagio Marzo. 'Finalmente Fracanzani ha preso una giusta posizione nei confronti dentri — sostiene l'esponente socialista — su una questione che più volte abbiamo sollevato a tutta livelli, la relazione del bilancio '87'. Il ministro, dice Marzo, sottolinea -il fatto che le perdite Finsider non sono state registrate contabilmente, ma che è stato invece creato a livello di stato patrimoniale un fondo che ha ridotto il patrimonio netto dell'lri: 'L'analisi del ministro Fracanzani che ci trova d'accordo — sostiene ancora Marzo — è particolarmente critica sui risultati di gestione conseguiti che sono ulteriormente peggiorati'. La perdita di gestione, pari a 1023 miliardi, nella lettera di Francanzani, viene infatti definita -in forte peggioramento rispetto a quella di 335 miliardi dell'86 mentre non comprende le perdite patrimoniali attualmente non quantificabili che emergeranno dalla liquidazione della Finsider in vista delle quali è stato costituito un fondo di 2240.2 miliardi che ha finito per ridurre il patrimonio netto a 4085.1 miliardi-, r. e. s.

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