A Parma il palchettista non cede di Guerrino Cavalli

A Parma il palchettista non cede «Il Comune offre poco, vogliamo venti milioni e l'usufrutto» A Parma il palchettista non cede DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARMA — E' stato azzardato dare per scontato l'accordo per la cessione al Comune della proprietà di 62 palchi (su un totale di 114) del Teatro Regio appart3nenti Qn dal secolo scorso a privati. La «guerra» che si protrae da vent'anni è infatti destinata a continuare ancora. Ieri mattina in municipio si è svolto l'atteso incontro fra le parti (Comune a associazione palchettisti) che ben presto ha assunto un carattere semplicemente interlocutorio. Per il Comune erano presenti il sindaco Lauro Grossi, il vicesindaco Ubaldi e l'assessore al Teatro Quintavalla. Quali rappresentanti dei palchettisti, costituiti in Corsozio e più battaglieri che mai, c'erano il presidente Guido Romano, il notaio Ferruccio Micheli e la signora Bonacossa. Dopo la riunione sono filtrate soltanto Indiscrezioni. In sostanza la pro¬ posta del Comune consisterebbe nel pagamento di una somma di dieci-quindici milioni per ciascun palco con la concessione in uso dei palchi stessi per un periodo di dieciquindici anni ancora. E questo non per tutte le rappresentazioni, ma per una sola recita per ogni spettacolo. Da questo orecchio, però, i palchettisti non ci sentono: anzitutto la cifra di indenniz¬ zo è considerata troppo esigua. Porse un accordo si potrebbe trovare se il Comune sarà disposto ad arrivare a venti milioni per palco. Quanto all'uso si chiederebbe di estenderlo a vent'anni e per tutte le manifestazioni di qualsiasi genere. C'è poi un altro aspetto che va considerato, ed è quello dei necessari lavori di ripristino dei palchi privati, attualmente in con- dizioni di estrema precarietà. Per il resto il Regio è stato completamente ristrutturato dal Comune con un impegno finanziario valutato intorno ai 15 miliardi: il palcoscenico è stato dotato delle più moderne attrezzature, la sala è stata restaurata con nuove poltrone e rifacimento dei fregi dorati, mentre anche il mitico loggione è stato riportato a condizioni di funzionalità e sicurezza. Rimangono soltanto quei 62 palchi dai sedili scricchiolanti e dalle rivestiture a brandelli. I palchettisti sono disponibili a discutere sulle spese necessarie per 1 lavori ma non vogliono accettare passivamente le decisioni del Comune. Le loro proposte ora saranno discusse dalla giunta. DI esproprio meglio non parlare: troppo complesse e problematiche sarebbero le pratiche, il prossimo incontro fra dieci giorni. Guerrino Cavalli

Persone citate: Bonacossa, Ferruccio Micheli, Lauro Grossi, Ubaldi

Luoghi citati: Parma