Padova, via il questore contestato

Padova, via il questore contestato La decisione del ministro Gava, fra pochi giorni il funzionario prenderà servizio a Trieste Padova, via il questore contestato Renato Servidio ammette: «Sì, mi hanno silurato» - In passato era finito «sotto inchiesta» per il suicidio di due ragazzi appena arrestati - «Il deputato de Gottardo quando indagavo sui 'saloni del sesso' ha fatto qualcosa per mandarmi via» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PADOVA — Lui stesso ammette: "Mi hanno silurato-. Renato Servidio, questore di Padova soltanto da un anno e mezzo, dovrà fare le valigie: è stato trasferito, con un provvedimento del ministero che in tanti non esitano a definire «punitivo». La sua nuova destinazione è Trieste, dove si insedierà il 14 novembre prossimo. Lascia Padova perché, si dice, "in questa città molli non vedevano l'ora che partisse-. In testa alla folta schiera dei suoi «nemici» ci sarebbero nientemeno che due politici democristiani di peso. L'uno è Carlo Fracanzani, attuale ministro delle Partecipazioni Statali: l'altro è Settimo Gottardo, sindaco di Padova dal 1982 al 1987. e oggi deputato. I due. all'indomani delle elezioni politiche dell'anno scorso, furono coinvolti nello scandalo provocato dall'arresto di Paola Mazzuccato, una intraprendente public relation woman che, secondo l'accusa, gestiva una spe¬ cie di «salotto del sesso» dì altissimo livello vantandosi anche di avere amicizie altolocate come quelle, appunto, di Fracanzani e dell'ex sindaco democristiano Gottardo. La «dama», anzi disse di averne favorito i successi elettorali. Ovvio che i due non gradissero tanta pubblicità. E così, si racconta adesso, il presunto responsabile di quella sgradita campagna, cioè il questore Servidio, venne a trovarsi in una posizione tutt'altro che comoda. A17 mesi di distanza, il questore ora confessa: -Sapevo che Gottardo s'era mosso contro di me, ma del resto anche demoproletari e radicali volevano la mia testa-. Nel «curriculum» padovano del questore Servidio ci sono tuttavia altri due episodi che potrebbero aver influito sul suo «licenziamento»: la morte del rapinatore-omicida Francesco Badano, arrestato il 16 maggio scorso dopo l'assassinio dell'agente di polizia Arnaldo Tre vis an ed impiccatosi in ospedale il giorno dopo; e il suicidio, avvenuto addirittura nella cella di sicurezza della Questura, di un tossicodipendente di 24 anni, Federico Cabianca, che gli agenti avevano fermato per una serie di scippi. Due morti ingombranti, che attirarono polemiche furiose sulla Questura di Padova, già «sorvegliata speciale» dopo i pestaggi denunciati nell'82 dal brigatista rosso Cesare Di Lenardo, arrestato per il rapimento del generale americano James Lee Dozier, liberato proprio a Padova dai nuclei speciali della polizia, i «Nocs». Anche per la morte di Badano, 5 mesi fa. si parlò di abusi: un avvocato parlò apertamente di «sevizie», un medico disse che il rapinatore era in brutte condizioni quel pomeriggio dei 16 maggio. Badano, ritenuto responsabile di quel delitto, fu portato in questura per gli interrogatori: li, sembra, fu •pestato» e il giorno dopo si suicidò nella cella del repar¬ to-bunker dell'ospedale. In entrambi i casi si era mosso da Roma il vertice della polizia, con visite-lampo del vicecapo. Ora sul caso Badano la magistratura di Padova sta ultimando una serie di accertamenti e nelle prossime settimane potrebbe essere presa qualche decisione. Tre mesi più tardi, a fine agosto, la morte di Federico Cabianca riaccese le polemiche. Mazzuccato-Badano-Cabianca: un «trittico» pesante per il questore Servidio, già in rotta di coliissione con la città che non aveva gradito il chiasso dell'anno scorso sulla vicenda dei «salotti del sesso». Servidio, cosi, è entrato nella lista nera e sembra che alcuni parlamentari abbiano chiesto il suo allontanamento al ministro degli Interni Gava che l'altro giorno ha dato il «via libera». Dice U questore Servidio: «Mi è arrivato un telegramma con il quale mi si comunica una decisione formalmente ineccepibile, non mi resta che obbedire-. Ma queste voci sul casoMazzuccato, sulle pressioni del ministro Fracanzani e deU'onorevole Gottardo per ottenere il suo trasferimento? "So che Gottardo ha fatto qualcosa, ma è meglio non parlarne-. Gottardo, invece, nega: -Non ho mai chiesto la testa del questore, non ho mai parlato del caso-Mazzuccato e mi meraviglio che una persona seria possa dire cose del genere-. Anche Paolo Giarretta, de, attuale sindaco, non è tenero con l'ormai ex questore di Padova: -Proprio il fatto che Servidio accusi Gottardo conferma che il provvedimento del ministero è giusto. Credo che un servitore dello Stato debba essere al servizio delle istituzioni senza protagonismi, accettando tutti i provvedimenti che possono essere connessi al ruolo che esercita-. Anche dopo il trasferimento a Trieste tra Servidio e la Padova che conta la polemica continua. Antonello Francica