L'Assemblea siciliana sulla mafia «Pubblicate le schede dei politici»

L'Assemblea siciliana sulla mafia «Pubblicate le schede dei politici» L'Assemblea siciliana sulla mafia «Pubblicate le schede dei politici» Tutti d'accordo tranne i missini e i liberali (assenti) - Proposte modifiche al sistema elettorale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — L'Assemblea siciliana chiede a Camera e Senato di togliere il segreto dalle 164 schede di politici, imprenditori, funzionari siciliani che da anni sono custodite in un forziere di Palazzo Madama. L'ordine del giorno è stato votato da tutti i gruppi ad eccezione dei liberali (tre) assenti e dei sette missini che però ne hanno votato uno non meno critico con ì «politici collusi». La mafia intanto uccide ancora: nel mercato della Vucciria, un killer ha abbattuto il boss Gaetano Calista, 52 anni, condannato a 8 anni per associazione mafiosa due anni fa nel primo maxiprocesso alle cosche. E' il decimo imputato che cade nell'interminabile scia di sangue di Palermo. Il delitto è avvenuto tra la folla in via Cassari, la stessa che Renato Guttuso dipinse in uno dei suoi ultimi, celebri olii. Il boss era seduto su una poltrona davanti alla salumeria del suocero Gaetano Maniscalco. L'assassino è fuggito indisturbato dopo avergli sparato cinque colpi di pistola, tutti a segno. Catalogato tra i «vincenti», Calista è stato ucciso molto probabilmente da un sicario dei clan perdenti nella guerra di mafia che non è ancora giunta all'epilogo. Ma se il nuovo regolamento di conti rientra nella logica della guerra tra cosche, la decisione dell'Assemblea regionale di sollecitare la pubblicità delle schede segrete segna una svolta. L'ordine del giorno è stato approvato dall'Assemblea regionale a conclusione di un dibattito presieduto dal socialista Salvatore Lauricella trasmesso giovedì mattina in diretta dalla Terza Rete tv. Il dibattito ha suggellato l'attività, peraltro non esente da critiche, della commissione regionale antimafia per la quale un po' tutti i gruppi dell'assemblea chiedono poteri più ampi degli attuali, più o meno consultivi. Tra i passaggi più significa¬ tivi del documento ve n'è uno sulla modifica del meccanismo elettorale. Un nuovo sistema elettorale dovrebbe evitare il condizionamento dei boss sulle elezioni e il relativo gioco di influenze sugli eletti, denunciato da più parti, e che coinvolge i delicati meccanismi del controllo del territorio attraversa appalti e licenze amministrative. La richiesta di rendere pubbliche le 164 schede è stata commentata favorevolmente dall'onorevole Gianni Parisi, capogruppo del pei all'assemblea che comunque cauto promette: 'Verificheremo la volontà delle altre forze politiche a muoversi sul terreno di un programma antimafioso' e che ha indicato il terreno di confronto nella revisione del sistema delle preferenze elettorali, nella questione di appalti e subappalti delle opere pubbliche, 'nell'esigenza di un corretto rapporto tra Regione ed enti locali. L'onorevole Turi Lombardo, socialista, assessore re¬ gionale alla Cooperazione, uno degli uomini-chiave del governo regionale dc-psi in carica a Palermo, non ha rinunciato a una stoccata polemica nei confronti di Parisi: •Chissà se si riferiva — ha detto — proprio a tutti gli appalti, anche a quelli con la partecipazione di certe cooperative'. Uno degli intestatari delle 164 schede, l'onorevole Salvo Lima, ex sindaco di Palermo, membro della direzione nazionale de, deputato al Parlamento europeo e leader andreottiano nell'isola, recentemente ha sfidato a rendere noto tutto quanto lo riguarda, anche in rapporto ad alcune rivelazioni del pentito della mafia catanese Antonino Calderone. L'onorevole Lima ha sostenuto che il segreto istruttorio per legge garanzia dei cittadini troppo spesso in Italia viene sfruttato per calunniare. -Si renda tutto pubblico, non ho nulla da temere» dice allora Lima. Antonio Ravidà

Persone citate: Antonino Calderone, Antonio Ravidà, Gaetano Calista, Gaetano Maniscalco, Gianni Parisi, Parisi, Renato Guttuso, Salvatore Lauricella, Salvo Lima, Turi Lombardo

Luoghi citati: Italia, Lima, Palermo