Ora nel mirino c'è la patente

Ora nel mirino c'è la patente Il ministro Ferri: pronto il «pacchetto» per la sicurezza Ora nel mirino c'è la patente Mini-ritiro immediato (da 3 a 8 giorni) per chi supera di 40 chilometri i limiti di velocità - Sospensione fino a tre mesi per l'inversione di marcia in autostrada - Legittimo il controllo con l'Autovelox ROMA — Ritiro Immediato della patente da tre a otto giorni, oltre alla multa, per chi supera di 40 chilometri orari il limite di velocità consentito in autostrada. Stessa sorte per chi sorpassa a destra, o in curva o su un dosso, per chi usa la corsia di emergenza in autostrada per superare un altro veicolo, per il guidatore di un autotreno che ne sorpassi un altro nei tratti dove ciò non è consentito. Arresto, ritiro della patente da 30 a 90 giorni e multa nel caso gravissimo di inversione di marcia in autostrada. Graduazione delle sanzioni per la violazione dei limiti di velocità in rapporto al numero di chilometri per i quali si è superato il limite. Questi, i punti più qualificanti del -pacchetto Ferrisulla sicurezza stradale, raccolti in un disegno di legge che sarà discusso nel prossimo Consiglio dei ministri. Ad anticiparli è stato lo stesso ministro dei Lavori Pubblici — ormai famoso per il decreto dei -110- della scorsa estate e per quello dei «110 e 130-, a seconda dei giorni della settimana, in vigore attualmente—al termine del Consiglio dei ministri di ieri. -Il provvedimento — ha osservato — il cui scopo è di poter incidere .sensibilmente sulle condizioni della sicurezza della strada nel tentativo di contenere numero e gravità degli incidenti, doveva essere discusso oggi (ieri, ndr) dai colleglli di governo. Il prolungarsi del dibattito sul ddl del ministro lervolino sulla droga non ha lasciato pero spazio ad altri argomenti-. Dopo le norme severe, da più parti contestate, sui limiti di velocità, il ministro ha già pronta dunque nel cas¬ setto un'altra serie di disposizioni altrettanto severe. Un disegno di legge diviso per capitoli, riguardante ognuno norme di comportamento, norme di sicurezza, norme amministrative. Le prime prevedono l'adeguamento di alcuni articoli del codice della strada che risale al 1959 alle condizioni attuali del traffico. La parte più innovativa riguarda la circolazione in autostrada, che in questo progetto è stata rinnovata radicalmente rispetto al testo originario. Per esempio ancora oggi a chi transita sulla corsia di emergenza viene contestato l'articolo 104 relativo a «mano da tenere». Il disegno di legge Ferri prevede invece in maniera specifica questo divieto e lo punisce, in caso di sorpasso, anche con il ritiro della patente. La stessa sanzione è prevista per chi circola controma¬ no in curva e per chi sorpassa altri veicoli in condizioni di scarsa visibilità, o immettendosi in autostrada non dia la precedenza. In caso di infrazioni che abbiano procurato incidenti con feriti la patente è sospesa da uno a tre mesi. Per quanto riguarda i veicoli che non abbiano superato la revisione o non l'abbiano affrontata, il ddl dispone il divieto di circolazione in autostrada. Attualmente è pre- vista la sola sanzione pecuniaria di 12 mila lire. Fin qui le norme di comportamento. La seconda parte è dedicata ai criteri — che verranno stabiliti dal Consiglio superiore dei lavori pubblici — per la progettazione e la costruzione di strade e autostrade. 'Vogliamo — spiega Ferri — che tutte le strade italiane, anche quelle provinciali e comunali, rispondano agli stessi standard e requisiti di sicurezza-. Questo capitolo, oltre a fissare il divieto di immettere fumi o polveri sulla sede stradale, razionalizza anche le regole di collocazione di cartelli pubblicitari. Devono essere affissi in modo da non limitare la visibilità e non possono contenere messaggi in contrasto con il codice della strada. L'ultima parte del ddl ridefinisce le competenze dell'Ispettorato circolazione e traffico nell'ambito del ministero dei Lavori Pubblici potenziandone il ruolo centrale di organismo per la tutela della sicurezza stradale. L'ultimo articolo prevede infine che i ministeri interessati (Istruzione, Interno e Trasporti, oltre ai Lavori Pubblici) predispongano programmi di educazione stradale nelle scuole. Quanto ai controlli di velocità, la prima sezione civile della Cassazione ha stabilito che l'«Autovelox» è legittimo e non può essere contestato. E' stato infatti accolto il ricorso del prefetto di Brescia contro la pronuncia del pretore di Salò che aveva dato ragione a un automobilista colto a supere il limite dall'occhio infallibile in dotazione alla Polstrada. r. con.

Luoghi citati: Brescia, Roma, Salò