Una guerra senza illusioni
Una guerra senza illusioni Una guerra senza illusioni Il ricorrente invito a liberalizzare l'impiego della droga rischia di ottenere consensi per almeno tre ragioni: 1) l'egoismo imperante della nostra società è un efficace alleato della proposta perché molti non avrebbero esitazioni a legalizzare il mercato della droga se fossero sicuri in questo modo di avere meno scippi e meno aggressioni; 2) molle famiglie di ragazzi drogati che vivono con «vergogna» la loro situazione si sentirebbero di colpo normalizzate; 3) molti partiti — se l'opinione pubblica mostrasse interesse per la proposta — non esiterebbero a montare sulla diligenza nella speranza di raccogliere qualche voto in più. Il progetto per liberalizzare la droga non è mai stalo presentato nel dettaglio, ma è stalo piuttosto orientato a sorvolare sugli aspetti tecnici per evidenziare invece il ruolo di anticriminalilà ed addirittura di antimafia. E' davvero così o invece esistono altri problemi che vanno evidenziati? Non esiste una droga ma esistono parecchie, anzi numerosissime droghe. Legalizzarne una. ad esempio la cocaina 0 l'eroina, significa stimolare il mercato nero dell'altra; legalizzarle entrambe significa far entrare di nuovo attraverso il mercato nero altre sostanze chimiche che possono assumere il ruolo di droghe più attraenti e più ••proibite». La legalizzazione della dro¬ ga sarebbe quindi una legalizzazione delle droghe, anzi una continua rincorsa a legalizzare tutte le droghe che man mano la criminalità metterà a disposizione dei drogati. Il luogo in cui vendere o regalare la droga non è mai stalo indicato con precisione. Se fosse il tabaccaio vorrei sapere con quali meccanismi avverrebbe la vendita; a chi? anche ai ragazzini? Se fosse invece la sede che viene indicata come la più naturale e cioè la farmacia, come avverrebbe la vendita? Con ricetta o senza ricetta medica? Anche se avvenisse con riSilvio Garattini (Continua a pagina 2 in sesta colonna)
Persone citate: Garattini
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