«A Mosca trattiamo uniti» di Enrico Singer

«A Mosca trattiamo uniti» De Mita e Mitterrand per un rapporto coordinato con l'Urss «A Mosca trattiamo uniti» «Basta con la stona del piano Marshall, intitoliamolo al presidente francese» • Dal vertice di Arles nuove collaborazioni in campo militare e scientifico - Strade potenziate in vista del '93 DAL NOSTRO INVIATO ARLES — Trovare gli strumenti per sviluppare un nuovo rapporto economico con l'Urss. E, se possibile, coordinarli a livello europeo in modo di 'trasformare gli auspici in iniziative: Per il presidente francese, Francois Mitterrand, e per il presidente del Consiglio italiano, Ciriaco De Mita, questa è una delle 'grandi priorità» del momento, uno degli appuntamenti da non mancare. E questo è stato anche il punto centrale del vertice francoitaliano che si è tenuto ieri ad Arles, nel cuore della Provenza. Un vertice ricco di accordi bilaterali, sfiorato dalla contestazione sociale che agita la Francia (centinaia di manifestanti hanno protestato a lungo nelle strade della cittadina), ma che è servito, soprattutto, a confrontare le posizioni di Roma e di Parigi sul capitolo delle relazioni Est-Ovest. Sono posizioni in -completa sintonia», come De Mita e Mitterrand hanno detto nella conferenza stampa comune che ha concluso l'incontro nel chiostro gotico della chiesa di Saint-Trophime. Se il processo di rinnovamento intrapreso da Oorbaclov continuerà ad avere successo, se il dialogo sul disarmo andrà avanti, •non resta che dare corpo ad un nuovo processo nei rapporti economici» Senza troppo discutere sulle etichette, •chiamiamolo piano Mitterrand», ha detto il presidente del Consiglio italiano che ha voluto cosi tagliare corto con le polemiche degli ultimi giorni su quella che ha definito la «speciosa Questione» nata attorno alla formula del •nuovo piano Marshall». Secondo De Mita, il problema non è di aprire linee di credito o di finanziamento, ma di individuare meccanismi di •reciproca convenienza» per costruire sullo spettacolare disgelo delle relazioni Est-Ovest anche qualcosa di duraturo nel campo della collaborazione economica. E in questo processo l'Europa dovrebbe •armonizzare le iniziative». Dopo 1 viaggi a Mosca dello stesso De Mita, del Cancelliere tedesco Kohl e di Mitterrand (che andrà nella capitole sovietica alla fine di novembre), la Cee dovrebbe •ripensare» — come ha detto 11 Presidente francese — una strategia complessiva nei confronti dell 'Urss. E l'occasione per questa «riflessione» potrebbe già essere il Consiglio europeo del 2 e del 3 dicembre a Rodi. Disgelo economico come effetto di un disgelo politico intemo e intemazionale dell'Urss che è stato l'altro grande capitolo discusso nel vertice di Arles. n disarmo: con la speranza di far entrare al più presto nel vivo i colloqui di Vienna sulla riduzione degli armamenti convenzionali e con la conferma della volontà di arrivare ad un nuovo e più efficace bando delle ar¬ mi chimiche. I diritti umani: con un esame «non negativo» dell'ipotesi di tenere una conferenza a Mosca nel '91. Anche se questo punto è ancora da verificare con una concertazione europea più vasta. Cosi come è ancora in una fase di studio una possibile Iniziativa di mediazione franco-italiana nella crisi del Libano. Una serie di decisioni concrete sono state adottate, poi, nel campo dei rapporti bilaterali affrontati anche dal ministri (Esteri, Difesa, Tesoro, Industria, Ricerca scientifica e Politica comunitaria) che accompagnavano Mitterrand e De Mita. Quello del rafforzamento della cooperazione franco-italiana è un capitolo ampio. E' stato firmato dai ministri Zanone e Chévénement un accordo per la costruzione di un missile terra-aria che avrà anche una versione per la Marina e che sarà realizzato da un consorzio di imprese francesi ed italiane che dovrebbe apririsl anche alla Spagna. Altro accordo in materia di difesa è stato il «si- italiano alla partecipazione (al livello del 14 per cento dell'Investimento) al progetto di satellite militare •Helios». E' stata poi creata una •Associazione franco-italiana per la ricerca industriale e tecnologica»: un nuovo strumento della cooperazione bilaterale che si riunirà per la prima volta a Parigi all'inizio del prossimo anno sotto la presidenza di un italiano. Si tratta di un organismo che dovrà coordinare e sviluppare una serie di progetti già indicati nel •Piano Eureka» per il rilancio scientifico europeo e di individuarne di nuovi Altro gruppo di lavoro nato ieri nel vertice di Arles è quello che dovrà affrontare un problema urgente e, finora, sottovalutato: il traffico stradale e ferroviario tra Italia e Francia. Quella con la Francia è la sola •frontiera comunitaria» italiana e, con la creazione del grande mercato unico del Enrico Singer (Continua a pagina 2 In nona colonna)