Anche la Fiom torna al favolo dalla Fìat

Anche la Fiom torna al favolo dalla Fìat Ricucito in extremis lo strappo con la Firn e l'Uilm Anche la Fiom torna al favolo dalla Fìat L'azienda annuncia: mensa per altri 20 mila dipendenti nell'89 ROMA—La frattura del 18 luglio, cioè la firma dell'accordo separato con la Fiat da parte della Firn e della Uilm, è stata ricomposta dopo tre mesi di aspre polemiche tra i sindacati e di violenti scontri nella Fiom. Ieri la Fiom è rientrata nell'alveo dell'accordo (pur senza firmarlo) dopo che Firn e Uilm hanno giudicato valide le assicurazioni fomite dalla Fiom stessa. Per raggiungere questo traguardo unitario è però stata necessaria l'intera mattinata. Nella sede romana della Fiat le parti avevano l'appuntamento per insediare due commissioni previste dall'accordo: quella per la mensa e quella per orarlo e flessibilità. Però a Firn e Uilm non era piaciuto il testo approvato lunedi da Coordinamento Fiat a Milano. Di conseguenza hanno chiesto alla delegazione Fiom (composta da Bolaffi e da Tibaldi ) di specificare se era ancora valido il testo unitario del 10 ottobre nel quale Flom-Fim-Uilm dichiaravano che -la gestione si fonda sul rispetto dell'accordo-. La discussione a tre veniva sospesa per consentire a Bolaffi e Tibaldi di consultarsi con Airoldi e Cerfeda impegnati nel comitato centrale oella CgiL Bolaffi rientrava qualche tempo dopo con una lettera risolutiva nella quale la Fiom dichiarava «superate le difficoltà determinate dalle interpretazioni di parte del comunicato di Fim-Fiom-Uilm del lOòttobre-. E' una frase in •sindacalese-diplomaticoche merita di essere interpretata: le -interpretazioni di parte- sono quelle di Firn e Uilm le quali sostenevano che di fatto era come se la Fiom avesse sottoscritto l'accordo; 11 -superamento delle difficoltà- Invece riguarda la rissa che U documento del 10 ottobre scatenò nella Fiom. Quindi il documento del 10 ottobre restava valido. A questo punto, erano ormal passate le 13,1 tre sindacati tornati uniti hanno potuto Incontrare la delegazione Fiat. La riunione è stata relativamente breve. La Fìat ha comunicato che oltre agli stabilimenti Rivalta Meccanica e Carmagnola Ghisa (già Indicati nell'accordo di luglio) la mensa fresca sarà realizzata entro 11 1989 anche In altri quattro settori: Rivalta Carrozzeria e Presse; Termoli; OM carrelli elevatori di Bari; Fiat Aviazione di Torino (via Nizza) e Isvor-Fiat di Torino corso Dante. In totale una grossa fetta di lavoratori Fiat (oltre 20 mila) passeranno dai precot¬ ti alla mensa fresca entro l'anno prossimo. Alcuni sta biliment i. tra i quali l'Alfa e la Lancia di Chivasso, l'hanno già. Il segretario nazionale della Uilm, Angeletti, valuta che -gli interessati alla mensa siano eira 100 mila dei quali 20 mila entrano nel primo scaglione-. Angeletti ha espresso soddisfazione per questo -passo significativosottolineando con una punta di polemica -che i fatti dimostrano che l'accordo del 18 luglio era una cosa seria e che il capitolo della mensa non era una "scatola vuota" come per mesi hanno affermato gli attivisti ed i dirigenti della Fiom-. Il segretario nazionale della Firn, Gianni Italia, dopo aver detto: «Aft fido della Fiom-, ha aggiunto che «è un fatto positivo gestire unitariamente l'accordo dopo aver fissato con la Fiom punti di riferimento comuni e precisi-. Bolaffi, segretario nazionale della Fiom, ha dichiarato: -Non faremo atti scorretti; intendiamo lavorare entro la cornice istituzionale dell'accordo-. Agli incontri dì ieri con la Fiat ha partecipato anche il Sida. Le due commissioni (mensa ed orario) terranno la prima riunione negoziale a Torino il 21 novembre. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Bari, Chivasso, Milano, Roma, Termoli, Torino