Nasce la Pirelli Tyre

Nasce la Pirelli Tyre La nuova consociata farà il suo esordio alla City Nasce la Pirelli Tyre Raggrupperà tutte le attività nel campo dei pneumatici - Sarà quotata nelle Borse europee, non in Piazza Affari - Un gruppo che vanta diecimila miliardi di fatturato, ma con debiti ancora elevati MILANO — Un gruppo da 10.000 miliardi di fatturato all'anno, attivo su tre continenti, con una struttura finanziaria e azionaria intemazionale, e le funzioni strategiche in Italia. Così si presenterà la Pirelli alla vigilia degli Anni 90 dopo che sarà realizzata la ristrutturazione avviata la scorsa estate. il riassetto, come hanno spiegato gli amministratori delegati della Pirelli spa (la holding industriale del gruppo), Jacopo Vittorelli e Gianbattista De Giorgi, è quasi completato e ruota attorno alla costituzione di una società, la Pirelli tyre holding, alla quale saranno conferite tutte le attività del settore pneumatici. 'La nuova holding — ha spiegato Vittorelli, che lascerà la Pirelli spa per guidare la Socie té Internationale Pirelli (Sip) — ha sede in Olanda e il suo capitale è detenuto per circa l'80% dalla Pirelli spa e per il 20% dalla Sip. Quest'ultima quota sarà collocata sui mercati finanziari per consentire la quotazione della Pirelli tyre holding in una o più Borse europee. Inizieremo da Londra, quando ci saranno le condizioni adatte, speriamo nell'89-. Il 20% della Pirelli tyre ha un valore di libro di circa 230 miliardi di lire. Tutti gli apporti dovrebbero essere effettuati entro la fine dell'88 e quindi la nuova holding potrà essere operativa con l'inizio del nuovo anno. La Pirelli tyre, con un giro d'affari di oltre 3 miliardi di dollari. 9 impianti produttivi in Europa e nelle Americhe, si colloca al quinto posto tra i maggiori produttori mondiali di pneumatici. La struttura del gruppo risulta semplificata e, apparentemente, più solida per ri-, spondere a eventuali aggres¬ sioni borsistiche. In cima c'è la Pirelli & C, la finanziarla di famiglia, che detiene il 40% delle azioni aventi diritto di voto della Sip, la holding che controlla U 48% della Pirelli spa alla quale fa capo la maggioranza di tutte le società operative, compresa la Pirelli tyre holding. E proprio la possibile debolezza della struttura di controllo del gruppo, in par¬ ticolare della Pireiiina e della Pirelli spa, è stato uno degli argomenti più discussi negli ultimi mesi, alla luce anche di costanti rastrellamenti di titoli In Borsa. Un rapporto della banca d'affari Merril Lynch ha perfino indicato la società milanese come la più vulnerabile In Italia. Ma gli amministratori non sono preoccupati. «£' vero — ha ammesso Vittorelli — che negli ultimi tempi ci sono stati dei movimenti in Borsa, hanno intere!nulo la Pireiiina e la Pirelli spi, ma non ci risulta che siano avvenuti dei cambiamenti particolari nel nostro azionariato. I nostri amici più vicini (i partecipanti ai sindacati di controllo - n.d.r.) non ci hanno comunicato niente. Né siamo stati contattali da investitori giapponesi". E l'Ingresso di Jody Vender nella Pirelli & C? -E' stato concordato, è avvenuto in piena amicizia-. Al momento il patto di sindacato della Pireiiina vincola il 57% del capitale, quello della Pirelli spa oltre il 60%. il bilancio della Pirelli spa al 30 giugno scorso (è l'ultima volta, adesso ci sarà un bilancio di sei mesi e poi con l'89 l'esercizio chiuderà al 3) dicembre di ogni anno) si può definire dì transizione in quanto non registra ancora le ultime importanti acquisizioni del gruppo, la statunitense Armstrong tyre Co. (pneumatici) e la francese Filergie (cavi). L'utile netto è stato di 70 miliardi (+12% sull'esercizio precedente), che consentirà la distribuzione di un dividendo Invariato (100 lire alle ordinarie, 120 alle risparmio), ma su un capitale aumentato. Dal bilancio aggregato del gruppo operativo al 31 dicembre '87 risulta che le vendite sono ammontate a 5615 milioni di dollari ( + 18%) e nel primi sei mesi dell'88 sono ulteriormente aumentate del 20%. Alto appare l'indebl tamento netto. Al 30 giugno scorso i debiti del gruppo operativo erano pari al 40% dei mezzi propri. •£' un livello elevato — ha detto Vittorelli — ma gli oneri finanziari non influiscono in modo pesante sui conti aggregati. E poi contiamo di ridurre i debiti anche col collocamento della Pirelli tyre holding-. Non ci sono per ora altre acquisizioni in programma. De Giorgi ha smentito l'interessamento per l'americana Cooper tyre e ha anticipato che negli Stati Uniti il gruppo lavorerà per consolidare la sua posizione, anche con nuovi investimenti nella Armstrong (100 milioni di dollari In 3 anni). Nell'Estremo Oriente si cercheranno forme di collaborazione, mentre in Unione Sovietica 11 gruppo ha molte trattative in corso. Rinaldo Gianola

Luoghi citati: Estremo Oriente, Europa, Italia, Londra, Milano, Olanda, Stati Uniti, Unione Sovietica