Il mandante della bomba era una nonna di 71 anni

Il mandante della bomba era una nonna di 71 anni Denunciata nel Nuorese per un attentato Il mandante della bomba era una nonna di 71 anni Voleva colpire l'ex moglie del fratello morto, perché si era risposata NUORO — -Mettete una bomba in casa di mia cognata». Antonietta Farris, 71 anni, non ha mai perdonato a Maria Troncl, 67, di essersi risposata dopo la morte del marito, Paolino Farris, suo fratello. Cosi ha ordinato l'attentato. La bomba è esplosa intorno all'una di notte di lunedì scorso sul davanzale della finestra della casa di Maria Troncl, a Nurri, un piccolo centro in provincia di Nuoro. L'esplosione ha svegliato l'intero paese. Poteva essere una strage, si è risolto tutto con il ferimento di una nipote della Tronci, Tiziana Aili, 14 anni, di Civitavecchia, che si trovava per la prima volta in Sardegna in visita alla zia. Il medico le ha estratto da una gamba frammenti di alluminio degli infissi disintegrati dall'esplosione. Le indagini dei carabinieri, subito avviate, si sono concluse a tempo di record: Antonietta Farris, 71 anni, è stata denunciata alla magistratura come mandante dell'attentato. Accusata di tentato omicidio, lesioni personali, detenzione illegale di esplosivi e danneggiamento, avrebbe dovuto essere arrestata: l'età avanzata le ha evitato l'accompagnamento in carcere. Antonietta Farris continua a vivere, inawicinabile, nella sua casa di via San Michele: secondo alcune indiscrezioni, si proclama Innocente. Ma i carabinieri che hanno puntato il dito contro di lei pare abbiano scoperto anche l'esecutore materiale dell'attentato, chiudendo quindi il cerchio attorno alla sconcer¬ tante vicenda. Poco più di tremila abitanti, tagliato fuori dalle principali linee di comunicazione, Nurri (quasi al confine tra le province di Nuoro e di Cagliari) è da tempo conosciuto in Sardegna come il paese delle bombe. Ne sono state piazzate in passato contro le abitazioni di sindaci, marescialli dei carabinieri, commercianti e presidenti di cantine sociali e di caseifici. Da ieri il piccolo centro vanta un altro singolare primato: la nonnina al tritolo. Antonietta Farris odiava la cognata perché, come si è detto, Maria Tronci si era risposata con Luigi Laconi do- po essere rimasta vedova, due anni fa. Ma è possibile che i contrasti tra le due donne avessero radici e motivazioni più profonde e remote. La vittima predestinata dell'attentato aveva infatti abbandonato Nurri, trasfe rendosi nella Penisola, dopo che il marito era stato condannato a venticinque anni di carcere per omicidio. Una successiva riuniflcazione tra i due non aveva cancellato agli occhi di Antonietta Farris l'antico peccato. Fatto sta che Maria Tronci e Luigi Laconi erano stati i de stinatari, anche in pubblico di espliciti «avvertimenti». Minacce verbali che all'ini zio della settimana si sono trasformate in qualcosa di concreto, la bomba, che ha ferito una ragazza del tutto estranea ai contrasti familiari. I dettagli della vicenda sonò ancora segreti. Ma procurarsi l'esplosivo, a Nurri, non è impresa difficile. Nel paese opera da anni un'-anonima tritolo» che evidentemente ha tra le sue file esecutori di sponibili a tutto: non a caso un ordigno ha avuto come obiettivo persino il circolo parrocchiale. Era forse meno facilmente prevedibile che 1 carabinieri riuscissero per una volta a di panare la ragnatela delle voci e dei sussurri. Invece la «nonnina al tritolo» dovrà discolparsi, nell'imminente incontro con i! magistrato, da una serie di pesantissime accuse. E i milita ri lasciano capire che la svolta improvvisa potrebbe consentire di far luce anche su altri episodi. c. g.