Commerci internazionali Washington è ottimista

Commerci internazionali Washington è ottimista Commerci internazionali Washington è ottimista DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Nel primo rapporto annuale sui commerci e sui cambi, rapporto reso obbligatorio dal massiccio «Trade bill» approvato dal Congresso, il ministro del Tesoro Brady ha affermato che non c'è bisogno di deprezzare ancora il dollaro per ridurre il deficit commerciale americano e che gli Stati Uniti non sono affatto destinati a diventare il massimo paese debitore al monde. -Anche all'attuale livello del dollaro- ha asserito il ministro -il nostro disavanzo continuerà a scendere neil '89; e quesl 'anno esso passerà da 170 a 140 miliardi di dollari, un miglioramento di 30 miliardi-, equivalenti a 40 miliardi di lire. Brady ha aggiunto che l'esposizione della superpotenza è inferiore al temuto: ■ Il governo sottovaluta il nostro patrimonio all'estero, ci ripromettiamo di calcolarlo con precisione-. Il successore di Baker, che verrebbe confermato nel suo dicastero se Bush vincesse le elezioni, ha pubblicato un documento ottimistico, 57 pagine corredate di statistiche e di diagrammi, per sottolineare che -gli squilibri internazionali degli scorsi anni scompariranno a poco a poco-.-Il surplus del Giappone e della Germania ha toccato l'apice, come il nostro deficit- ha proclamato elogiando tutti i partners, compresa l'Italia, »e per il futuro le prospettive sono buone-. Brady ha attribuito il merito della svolta alle sette potenze industriali -ciascuna delle quali si è assunta le proprie responsabilità-. Le prossime misure, ha insistito il ministro, non riguarderanno tanto i cambi quanto il coordinamento delle politiche fiscali industriali e via di seguito. Brady ha indicato tre motivi per cui, a dollaro stabile, il disavanzo commerciale Usa dovrebbe ridursi ulteriormente. -Uno è la collaborazione dei sette. L'altro è la drastica ristrutturazione a cui si sono sottoposte le nostre industrie per tornare concorrenziali rispetto a quelle giapponesi ed europee. Il terzo è l'ondala dei capitali e degli acquisti stranieri nelle nostre strutture produttive: essi faranno aumentare le nostre esportazioni, come per esempio avviene già con le auto giapponesi made in Usa-. Il ministro ha quindi presentato quello che dovrebbe essere il suo asso nella manica: negoziati con le nazioni emergenti del Pacifico perchè rivalutino le loro menete rispetto al dollaro. e. c. ■ Fusione in visto Songemini-Ferrorelle ROMA — Fusione in vista tra la Sangemini e la Ferrarelle. due delle principali società controllate dall'omonimo gruppo produttore di acque minerali acquistato l'anno scorso dalla Ini (gruppo Agnelli) e dalla Bsn-Gervais Danone: l'I 1 novembre si riunirà infatti l'assemblea degli azionisti della società dell'Acqua Minerale di Sangemini (il cui capitale e di 27,5 miliardi) per deliberare la fusione per incorporazione della Ferrarelle Spa. Lo stesso giorno è prevista la convocazione dell'assemblea degli azionisti di un'altra società del gruppo, la Società delle Acque e delle Terme di Boario (capitale di 21 miliardi), per la nomina di un amministratore, del presidente e dei consiglieri delegati. Nel 1987 l'utile consolidato del gruppo Sangemini-Ferrarelle è stato di 12.5 miliardi, con un fatturato di oltre 228 miliardi. La Ferrarelle. in particolare, ha registrato un utile netto di 5.3 miliardi ed un fatturato di 95 miliardi, la Terme di Boario ha avuto un utile netto di 3,1 miliardi ed un volume d'affari di 55 miliardi, la Sangemini un utile netto di 3.4 miliardi ed un fatturato di 67 miliardi. lAnsai

Persone citate: Baker, Bush, Gervais, Tesoro Brady