Un rene atteso per 9 anni
Un rene atteso per 9 anni Un rene atteso per 9 anni Renato, cinquantenne, iniziò la dialisi nel '69 «Eravamo in trenta, solo 5 sono àncora vivi» Renato oggi ha 50 anni, da venti è in dialisi e per più di 9 ha atteso un rene nuovo. Poi, a Pasqua, alle 2 del mattino, è arri' vato anche per lui il momento del trapianto. E ora, superato il periodo dei controlli, può sperare in un futuro diverso, finalmente normale e sereno. «71 mio non è un record—vuole però precisare —, solo ima vicenda umana dolorosa. Forse una testimonianza vissuta dei progressi/atti dalla medicina, delle fatiche, delle sofferenze di una lotta impari contro il male: Colpito ai reni a 9 anni da una difterite mal curata, Renato è entrato in dialisi alle Moiinette, dal prof. Vercellone, all'inizio del '69. 'Erano i primi anni—ricorda—e slavo 12 ore al giorno, per due volte alla settimana, attaccato a macchine i cui filtri venivano montati a mano e portavano via dal sangue anche sostanze utili». Allora c'era una trentina di persone in dialisi. 'Solo cinque di quegli amici sono ancora vivi e attendono un rene nuovo — dice —, Per gli altri il fisico ha ceduto, oppure la disperazione li ha portati in viaggi della speranza all'estero e i trapianti li hanno uccisi». Ricorda le lotte per la vita. «Chi era malato perdeva il posto di lavoro. Solo grazie all'Aned, la nostra associazione, abbiamo ottenuto giustizia e sicurezza». Con gli anni l'emodialisi è migliorata. 'Prima si è passati a otto ore, quindi a quattro — spiega Renato —: Ma restano sempre lunghe ore, con l'incubo degli attacchi di nausea, dell'abbassamento di pressione, della crisi improvvisa». I trapianti? «Ricordo una donna che era andata a Lione e dopo sei mesi è morta per un rigetto dell'organo. Per questo ho sperato di poter essere operato in Italia, a Torino. Ernie andata bene». Alle 2 della notte di Pasqua l'hanno chiamato dalle Molinette. «Sono stato sotto i ferri dalle 9 alle 17 — dice — e solo dopo quattro giorni ho avuto la certezza che le cose erano andate bene. Ora posso riprendere a sperare nel domani, in una mia famiglia. Per vivere come gli altri, anche alla mia età».
Persone citate: Vercellone
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