E' dolce, colorata e sexy la donna estate francese

E' dolce, colorata e sexy la donna estate francese Le sfilate del prèt-à-porter nel cortile quadrato del Museo de) Louvre E' dolce, colorata e sexy la donna estate francese Eroine alla Venie con conchiglie e «squame» - In passerella le collezioni di 50 stilisti PARIGI — Nel cortile quadrato del Museo del Louvre sfilano da due giorni le collezioni francesi della moda pronta di lusso per la prossima primavera-estate. A chiudere il folto drappello dei cinquanta stilisti, sarà mercoledì venturo Yves Saint-Laurent e proprio dalla sua eclettica ed insieme equilibratrice visione verrà, come di consueto, la sicura direttiva della bella stagione '89. Intanto, come non accadeva da tempo, la settimana parigina della moda è vivacizzata da novità a ripetizione. Non solo perché ben sette boutique di noti creatori, come Renzo, Hanae Mori, Nina Ricci, hanno atteso questo periodo per aprire i battenti; fra i nuovi punti vendita figurano quelli di inediti arrivi nella «cour carrée du Louvre», come il francese Bernard Ferris, ma anche l'americano di colore Patrick Kelly. Un prèt-à-porter francese pieno di salute, ricco di grinta? Piuttosto votato ad un'internazionalità, da sempre legata a Parigi, ma prima tenuta a bada ed oggi sbandierata, anche nella stampa quotidiana, con omaggi ai tedeschi, americani, ormai ferrati nel loro prèt-à-porter, nonché allo stilismo italiano. Trussardi inaugura domani la sua boutique in rue Faubourg Saint-Honoré, Valentino ha appena riaperto la sua, rinnovata in specchi e cristalli, lineare eppure di grande teatralità. Arriva Bernard Parris e ritoma al prèt-à-porter Paco Rabanne, rispunta Celine, che nonostante le sue ottantadue boutique sparse nel mondo, compresa l'Asia, era rimasta lontana dal pronto lusso, finché l'anno scorso Bernard Arnault, il finanziere che crede nella fortuna della moda, l'ha inclusa nel gruppo con Dior e Lacroix. Singolare la scelta di donne stiliste tanto per Rabanne che per Celine; dopo una assoluta preminenza della creatività maschile, .uno sguardo anche distratto al calendario della settimana parigina, basta a darci la sensazione che le forze cominciano ad essere in equilibrio. Celine è stata affidata dallo stesso Arnault alla giovane americana Nan Legedi e a Peggy Kinh, fino ad ieri da Balmain e i loro modelli dal tono sportivo riescono a mediare attualità e look Celine, ' curato e portabile. Da Paco Rabanne è la sua amica da vent'anni Christiane Bailly a firmare una collezione, che vuole appunto essere l'antidoto dell'eversivo, sperimentale Rabanne del tempo in cui, in rue du Cerche-midi, si andava a vedere in quale nuova materia, dopo l'acciaio, la rafia, la plastica, si sarebbe vestita la sua donna fantasiosa. Adesso fra un quieto passatismo e qualche sospiro d'Oriente, molto gusto del colore negli accordi di marron e blu, si insinua tuttavia l'audacia dei corsetti, che sembrano scolpiti in oro, specchio, ghiaccio e pongono una nota brillante fra pantalone é spencer. . Parigi accoglie volentieri gli stilisti che assicurano alla sua moda il lampo, dell'invenzione. C'è un preciso rapporto fra Lacroix e l'estro della nuova recluta Patrick Kelly. Lacroix,'che nei prossimi giorni potrà meglio scatenarsi con la sua collezione Luxè, gioca la carta ancora vincente della gaiezza méditerr.-"nea e non soltanto per 1 co:. ri, che ricordano 1 mercatini provenzali, allegri di romanzane viola, olive verdi, r.. si pomodori e uva bionda, ma per la fluidità di gonne lunghe, di vita alta e soprattutto per i divertimenti particolari. Passata la voga, dei cuori, gioiello o pettorina fiorita, Lacroix lancia la passione dei micro-cuscini, con ruches e volant, ridotti àtache quadre in seta damascata, ricamata in ingenui disegni, ornamento di caban e tailleur. Patrick Kelly si diverte creando la moda. Nel generale ritorno a forme classiche, appare logico che un fourreau nero, realizzato tuttavia In jersey elastico, incontri il gadget di sparse spille, piccole Gioconde in comicetta dorata e che 11 tailleur fiorisca di fazzoletti bianchì dà prestidigitatore sulle anche; 'in quanto allldea di_ bordare una giacca con le nappe e i fiocchi, sarà graditissima ai negozi di tendaggi. Sono questi gli stilisti che correggono una diffusa dolcezza per la signora della primavera-estate '89, accarezzata persino da Thierry Mugler. Questo stilista, che la scorsa stagione era stato il più preciso evocatore del diavolo, oggi all'onore del convegni, con le sue sataniche e divertite creature in nero e rosso, converte la nuova donna '89 in eroina alla Jules Veme, mille leghe soto il mare. Una donna-pesce, raffinata in lino bianco, in azzurro, verde stagno, affusolata, ma con le tasche, le faide, 1 tagli che si aprono in lamelle oblique e fitte, come le branchie del pesci. E ad accrescerne l'impatto, conchiglie ricamate sulle spalle, paillettes colore dell'acqua, mentre guaine cangianti evocano l'argento delle squame. Lucia Sollazzo Parigi. Un modello presentato da Bernard Perris per le sfilate francesi della primavera-estate 1989 (Telefoto Associated Press)

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