«Ogni dollaro prestato a Mosca è sottratto alla nostra difesa»

«Ogni dollaro prestato a Mosca è sottratto alla nostra difesa» che dal proprio punto di vista può comportare un avvicinamento anche tendenziale fra le due Europe, sia interessata ad analizzare la portata di questo movimento. E fa capire la ragione dell'accoglienza ad alto livello per Craxi, l'approvazione per il suo contropiede al piano Marshall, l'attenzione e l'approfondimento del giudizio del segretario socialista su Gorbaciov, la disponibilità manifestata anche su temi delicati come Israele, Olp e palestinesi. Così, sull'onda di questa nuova preoccupata curiosità Usai Craxi è stato ricevuto venerdì a colazione dal segretario di Stato Shultz. Nel salone all'ottavo piano del Dipartimento di Stato, affacciato sui tetti di Capltol Hill, il Parlamento americano, fra un salmone scottato e un'anatra-«nout>eHe cuisine», Craxi ha fatto -un giro d'orizzonte», come lui stesso lo ha definito: 'Est-Ovest, un accenno atta Jugoslavia, un lungo capitolo sul Medio Oriente e su Arafat che cerca interlocutori, perché finché parla solo con me non può certo risolvere i suoi problemi: Ha riproposto la tesi di uno Stato palestinese nei territori occupati federato con la Giordania, ha detto che è favorevole a un -governo in esilio» dell'Olp, ha chiesto agli Usa di far pressione su Israele. Il sottosegretario Murphy, che ha la delega per il Medio Oriente, lo ha ringraziato e lo ha accompagnato sino all'uscita. Shultz gli ha espresso -ammirazione»: e ieri sera ha voluto essere presente alla cena della Fondazione Italo-americana che ha invitato a Washington il segretario del psi. Marcello Sorgi «Ogni dollaro prestato a Mosca è sottratto alla nostra difesa» Lo ha detto Brzezinski alla cena con Craxi <* Il leader psi a colloquio con Shultz sul Medio Oriente DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — L'ex consigliere per la sicurezza di Carter e attuale consigliere di Bush, Brzezinski, lo ha detto chiaro e tondo, alzando 11 calice e Impostando la voce: -Volete davvero aiutare Moscai Sappiate che ogni milione di dollari prestato all'Urss è un milione di dottari sottratto atta difesa dell'Occidente». Giovedì sera, alla cena in ambasciata con lo spaccato dell'amministrazione, dell'industria e della ricerca americana (c'erano i ministri della Difesa Carlucci e del Commercio Verity, il presidente dei sindacati Kirkland, gli imprenditori Mossbaker e Coleman, lo scopritore del virus dell'Aids Gallo e quello del vaccino antipoliomielite Sabin), quello di Brzezinski era 11 primo segnale, il più esplicito, delle riserve. Usa sull'attenzione italiana ed europea per il dinamismo di Gorbaciov e sull'ipotesi di intensificare le relazioni economiche con l'Est. Dubbi, perplessità, vere e proprie opposizioni, poi confluite, venerdì, nel comunicato del Dipartimento di Stato che esprime -forte contrarietà* alle intenzioni degli alleati e al piano del governo italiano di incentivare con prestiti e aiuti le iniziative delle imprese nel mercato sovietico. Per due giorni, Craxi se l'è trovate di fronte nel giro di colloqui avuto a Washington: ne ha ricavato conferma, e forse qualche spinta, alla sua personale resistenza al piano Marshall per l'Est proposto da De Mita. -Anche se — avverte Margherita Boniver, responsabile delle relazioni intemazionali del psi — il no¬ stro atteggiamento era già deciso e ufficializzato prima di partire dall'Italia». -Noi sapevamo di mettere il dito su una piaga — insiste Ugo Intlnl, portavoce della segreteria socialista —. Quel che è successo dopo ci ha dato ragione». Gli americani sono'molto cauti nel valutare le novità di Mosca. Erano più aperti.5 mesi fa, quando Carlucci riferì a De Mita di aver potuto constatare un'inversione di tendenza, l'influsso della giàsnost anche sulle forze armate sovietiche, dove per la prima volta nelle scuole militari si addestravano le truppe al¬ la difesa e non solo all'attacco. Ma oggi l'accelerata di Gorbaciov porta notizie contraddittorie sui tavoli della diplomazia Usa: voci di esperti cremllnologi americani che dicono che il leader sovietico si accìngerebbe a una mossa a effetto di disarmo unilaterale comunicandola a un partner, europeo, forse a Kohl; e voci contrapposte di fonti militari, che collocano fra i generali sovietici le maggiori resistenze all'impennata della perestrojka. ' Questo spiega perché l'amministrazione Usa, oltre ad avvertire gli alleati sui rischi