Rolando al contrattacco di Beppe Minello

Rolando al contrattacco L'ex assessore parla al processo sui semafori intelligenti Rolando al contrattacco Sette ore di autodifesa - «Non sono mai stato un politico corrotto» - «Non ne sapevo nulla, ma mi appassionai al problema dei trasporti, volevo dare dignità al settore» - «Non ho mai chiesto tangenti» - Interrogato anche ring. Donati Ha trascorso otto mesi in carcere e la sua carriera pc'itica, dopo circa tre decenni di attività, si è spezzata il giorno del suo arresto. Ora vive facendo il 'consulente di un'azienda che produce depuratori d'aria». Ieri è l'altro ieri, la giustizia gli ha concesso oltre sette ore, tanto è durato il suo interrogatorio, per tentare di ribaltare -l'immagine del politico corrotto — ha detto di sé — che chiede soldi a destra e sinistra: E Giuseppe Rolando, 45 anni, per 8 assessore socialista al Trasporti, ha cercato di non sprecare neanche un minuto del prezioso tempo. 'Sono diventato assessore con l'avvento delle giunte di sinistra — ha dichiarato —, avrei potuto svolgere quel compito com'era avvenuto fino a quel giorno, limitandomi cioè ad andare in giro con l'auto blu e l'autista, e, magari, a cambiare qualche palina segnaletica nei quartieri degli elettori. Invece, ho voluto dare dignità al settore e io, che di trasporti sapevo niente, mi sono appassionato al problema-. E la soluzione di quel problema avrebbe dovuto essere quella che fu definita la «rivoluzione del traffico», comprensiva di un avveniristico sistema semaforico capace di dare sempre la precedenza ai mezzi pubblici. Per la realizzazione di un «esperimento» di quel sistema però, i giudici lo hanno accusato di aver pre teso una tangente di mezzo miliardo dal Centro ricerche Fiat che capeggiava il gruppo di aziende (Italtel, Mizar e Se pa) vincitrici, e, visto che c'e ra. anche alla «cordata» delle aziende concorrenti. Prima, Rolando ha tentato di smontare quest'ultima ac¬ cusa sostenendo che sono solo 'Calunnie- sollevate dal risentimento di chi aveva perso l'affare. Quindi, ha affrontato il capitolo Fiat. Secondo l'accusa, Rolando avanzo le sue pretese» a Ubaldo Scassettati, all'epoca responsabile del gruppo Sistemi-trasporti all'interno del Centro ricerche Fiat, n manager, messo alle strette, girò la patata bollente al responsabile dell'ufficio «Rapporti istituzionali» della Fiat, Umberto Pecchinl, il quale affrontò Rolando intimandogli di andare a battere cassa altrove. L'ex assessore si arrabbiò allora con lo Scassettati per avere parlato della cosa» con il Pecchinl Questa l'accusa Ma per l'ex assessore, difeso dagli avv. Accatino e Gianaria, sarebbe vero il contrario, fu Scassettati a cercarmi e a chiedermi se "doveva fare qualcosa". Gli dissi di stare calmo, tanto l'appalto era già suo perché il progetto Fiat era il migliore. Per forza mi arrabbiai, con quello che aveva capito...: Ha chiesto il presidente del tribunale: «Afa allora perché lo Scassettati ha dato una versione diversa dei fatti?-. Rolando: «Forse perché, essendo appena arrivato al Centro ricerche, voleva fare bella figura ottenendo un appalto che, solo apparentemente, tardava ad arrivare-. Chi ha ragione, fra queste due opposte tesi, lo stabilirà il tribunale che, ieri, ha anche sentito l'ideatore dei «semafori intelligenti», il prof. Giuseppe Donati del Politecnico. L'ingegnere, difeso dagli avvocati Gabri e Fratta, secondo l'accusa avrebbe, eufemisticamente, fatto «carte false» con Rolando pur di vedere realizzata la sua idea Niente di più falso, ha ribattuto il prof. Donati: «/ problemi del traffico, per me, erano quasi un hobby. Nella mia attività di ricercatore mi ero appas stonato, tra tante cose, al "controllo dei sistemi incerti", problema matematico che, per estensione, si può paragonare ai "comportamenti" che hanno i flussi di auto sulle strade. Insomma, il sistema semaforico non era la mia vita. In quegli slessi anni, ad esempio, lavoravo con l'Aeritalia a un satellite astrome trico. Tutto ciò per spiegare che mai sarei sceso a compromessi». Il suo interrogatorio continua oggi. Beppe Minello

Persone citate: Accatino, Donati, Fratta, Gabri, Gianaria, Giuseppe Rolando, Ubaldo Scassettati, Umberto Pecchinl