Tre arresti per gli assalti ai Tir di Claudio Cerasuolo

Tre arresti per gli assalti ai Tir Scoperti ad Asti, avevano reagito sparando e uccidendo un agente Tre arresti per gli assalti ai Tir TORINO — Gli inquirenti hanno arrestato tre complici della «banda dei Tir» che l'8 giugno scorso, dopo aver sequestrato un autoarticolato e il suo autista, ingaggiarono un violento conflitto a fuoco con una pattuglia della polizia stradale sull'autostrada Torino-Piacenza, ferendo gravemente due agenti, Claudio Sandrone, 23 anni, e il capopattuglia Guido Cambursano, 27, poi deceduto all'ospedale di Torino. Su mandato di cattura del giudice istruttore Acordon, sono stati arrestati a Palermo Michele Giambona, Stefano Taormina e Mario Marretta. I primi due sono ritenuti gli autori materiali della feroce rapina, Màrretta sarebbe uno degli organizzatori della banda che rubava i Tir e li nascondeva in un capannone della ditta Votran, di cui è socio occulto Bonanno Castrense, 35 anni, un al¬ tro palermitano arrestato a Castelnuovo Scrivia, dove risiede, nella prima fase dell'inchiesta dal sostituto procuratore di Asti, Bozzola. Quando il capopattuglia della polstrada Guido Cambursano è morto al Cto, la competenza sull'inchiesta è pasnata al giudice torinese, essendosi verificato nel capoluogo piemontese il reato più grave, l'omicidio. Con i tre arresti eseguiti dai carabinieri a Palermo, l'istruttoria si avvia alla conclusione, anche se manca ancora all'appello un complice, resosi latitante. n giudice Acordon ha fatto luce sui retroscena della feroce rapina al Tir e individuato quasi tutti i componenti della banda di siciliani, recentemente trasferitasi al Nord nella zona tra Voghera e Tortona. All'inizio dell'anno Castrense Bonanno aveva rilevato una vecchia ditta di tra¬ sporti, la Votran, in località Fontanella di Castelnuovo Scrivia, poco distante dall'autostrada Milano-Serravalle-Genova. La Votran era sull'orlo del fallimento ma faceva da comodo paravento per i progetti di Bonanno e del suo socio Mario Mai-retta: rubare i Tir, nasconderli nei capannone, camuffarli, riverniciarli, sostituire le targhe e alla fine rivendere ai ricettatori la merce. Esattamente quello che è accaduto l'8 giugno scorso. Un autoarticolato «Mercedes» della ditta Husing, di Amburgo, con alla guida Horst Liebig, 21 anni, sta trasportando un carico di caffè, diretto al deposito di autotrasporti Sauna di Torino, in corso Rosselli 71. I tre rapinatori, che indossano divise da finanzieri e viaggiano a bordo di una «Uno» rubata, affiancano il Tir e lo bloccano tra Voghera e Tortona. I ban¬ diti, armi in pugno, sequestrano l'autista e lo costringono a salire sull'auto; un quarto complice si mette alla guida dell'autoarticolato e riparte, preceduto dalla Uno. Tra i caselli di Asti-Est e Asti-Ovest, una pattuglia della stradale intima l'alt alla vettura. L'autotreno prosegue e sarà poi ritrovato nel capannone della Votran. Due banditi scendono dall'auto, uno si avvicina all'agente Sandrone e gli spara a bruciapelo, mentre il secondo ingaggia una furibonda colluttazione con il capopattuglia. Ma arriva il terzo complice, Cambursano è immobilizzato e il malvivente gli scarica addosso l'intero caricatore. Due degli arrestati, Taormina e Giambona, facevano parte del commando che ha sparato agli agenti della stradale. Claudio Cerasuolo