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Urss: Fallin sostituisce Dobryn Nuovo rimpasto Urss: Fallin sostituisce Dobryn AI Dipartimento Internazionale MOSCA — Valentin Falin, già responsabile dell'agenzia Novosti,.è il nuovo capo del dipartimento intemazionale del Comitato Centrale. Prende il posto, dunque, di Anatoly Dobrynin, allontanato col Plenum del 30 settembre. Alla guida del nuovo dipartimento Ideologia e propaganda è, da ieri, Alexander Kapto, un ucraino già ambasciatore a Cuba, considerato un 'uomo della glasnost». Il grande scossone dato dal Segretario Generale ai vertici del potere si sta assestando, dunque; con una ridefinizione di ruoli che interessa, oltre alla diplomazia, ariche l'informazione. B successore di Falin alla Novosti, la seconda agenzia sovietica, non c'è infatti ancora; ma non c'è neppure il nuovo direttore della Tass, il sostituto di Serghiei Lossev, morto all'inizio di ottobre. Secondo indiscrezioni insistenti, alla testa dell'agenzia ufficiale sovietica andrebbe presto Ghennady Gherasimov, oggi portavoce del ministero degli Esteri, che sarebbe sostituito da uno dei suoi vice. Il ruolo che oggi è di Gherasimov sarebbe inoltre sdoppiato, con la creazione di un nuovo responsabile per l'informazione al Consiglio dei ministri: un secondo portavoce del Cremlino. In poche settimane dunque, tre posti chiave, nella struttura dell'informazione dell'Urss, ormai sottoposta alla supervisione di Vadim Medvedev, avranno nuovi responsabili, e ne sarà creato un quarto. Ma la nomina di Falin ha altri riflessi. Conferma, intanto, l'ascesa di un uomo che, dopo essere stato ambasciatore a Bonn, ai tempi di Breznev, era stato messo in disparte da Andropov, che ne aveva fatto un semplice commentatore delle Izvestia. Oggi, il suo ruolo appare più influente di quello di Dobrynin, che era responsabile soltanto del settore «occi dentale»; Falin, al contrario, baderà anche ai Paesi socialisti. Avrà competenza, dunque, anche sul dipartimento affidato un tempo a Me dvedev. Ma quest'ultimo avrà due vice, per l'Ovest e per l'Est: Karen Brtv tens, uomo di fiducia di Gorbaciov per i problemi medio orientali; e Ivan Fiodorov, che proprio di Medvedev era il numero due, al dipartimento dei «Paesi fratelli».