In tribunale i semafori Intelligenti

In tribunale i semafori Intelligenti Processo da oggi In tribunale i semafori Intelligenti Sette gli imputati fra imprenditori e politici Accuse di concussione e falsa testimonianza Prima Zampini e la sua ragnatela di complicità, poi Ezio Enrietti e l'affitto gonfiato di un palazzo: a una a una, le inchieste imbastite da Procura e Ufficio istruzione su politici e faccendieri stanno approdando al vaglio dei giudici del tribunale. Da stamane, davanti alla 5a Sezione (presidente Pettenati, pm Corsi), è la volta del cosiddetto «scandalo dei semafori intelligenti». Sette, tra politici e imprenditori, sono chiamati a difendersi da accuse che vanno dalla concussione all'interesse privato in atti d'ufficio. Sul banco degli imputati ci saranno l'ex assessore socialista Giuseppe Rolando e l'exvicesindaco psi Enzo Biffi Gentili (solo tentata concussione). Dall'accusa di concussione dovranno difendersi anche Paolo Borbon, segretario provinciale psi negli anni '76-77; Sauro Castagna, ex sindaco pei di Ortonovo (La Spezia) e il pensionato Luigi C asani. Interesse privato in atti d'ufficio è l'accusa mossa al prof. Francesco Donati, docente del Politecnico, e a Ugo Lucio Businaro, all'epoca, presidente del Centrò ricerche Fiat. L'amnistia dell'86 ha invece cancellato dal processo Giancarlo Quagliottì, ex capogruppo pei in Comune; Gianpaolo Mondin!, direttore generale dell'Italtel; Adorno Sacchetti, ex dirigente del Consorzio cooperative di Bologna; Francesco Coda Zabet, ex consigliere e membro della Cassa di Risparmio; Enrico Buemi, all'epoca funzionario pei e vicepresidente della Lega delle cooperative, i quali erano stati rinviati a giudizio solo per falsa testimonianza.

Luoghi citati: Bologna, La Spezia, Ortonovo