Nel 2000 prevede il futurologo l'Occidente vivrà in pieno boom

Nel 2000, prevede il futurologo l'Occidente vivrà in pieno boom Parla Naisbitt, autore di fortunati «oroscopi» dell'economia Nel 2000, prevede il futurologo l'Occidente vivrà in pieno boom DAL NOSTRO INVIATO RIMINI — Al meeting promosso a Rlmlnl dal Centro ricerche Pio Manzù, dove si sta indagando sul futuro prossimo dell'Europa In vista dell'introduzione del mercato unico, c'è anche chi considera già superato questo traguardo e propone le «cronache straordinarie» del mondo del 2000 attraverso l'interpretazione delle principali linee di tendenza della società. John Naisbitt, uno dei più noti futurologi, consulente del Dipartimento di Stato americano e di parecchie multinazionali, è un moderno astrologo che ha sostituito le efemeridi con la statistica, l'irrazionale con il pragmatismo della scienza: riesce a disegnare il profilo della terra di dopodomani seguendone gli itinerari già abbozzati o ancora nascosti nelle pieghe dell'oggi. Ed ecco prevedere il sopravvento della cultura sulla aridità della tecnologia fine a se stessa, il progressivo declino delle città, l'avvento completo del socialismo reale, il processo di globalizzazione dei sistemi elettronici, lo spostamento dell'area di influenza geopolitica dall'Atlantico al Pacifico. E' un «oroscopo» che prende le mosse da una decina di megatrends nei quali Nal sbitt rielabora studi già proposti da un suo fortunato best-seller (7 milioni di copie vendute In 18 Paesi del mondo). Ed è un oroscopo di quelli belli, che offre al nostro futuro la prospettiva di un nuovo Rinascimento in cui l'uomo si riapproprierà, sul l'onda di un previsto boom economico, della sua spiritualità anche se, come In ogni profezia, non manca l'ombra di qualche brutta notizia: quella più evidente è legata all'abnorme crescita di certe megalopoli nelle zo-' ne a sviluppo economico minore del pianeta. In questo «nuovo mondo», secondo Naisbitt, ti turismo d'affari e di evasione diventerà la terza industria. Per illustrare 1 frutti del 2000 il futurologo ci fa guardare le radici degli Anni Novanta: oggi nei soli Stati Uniti diecimila voli giornalieri trasportano 800 mila passeggeri; nei primi mesi dell'anno In Gran Bretagna i turisti Usa hanno superato del 13 per cento quelli dell'Intero '87, mentre i viaggiatori giapponesi che si sono recati in America sono addirittura cresciuti del 32 per cento. Partendo da tali premesse il futurologo annuncia che nel 2000 U solo trasporto aereo avrà non meno di due miliardi di passeggeri l'anno. Ma che volto avrà questo turista? Per Naisbitt avrà i tratti tranquilli e sereni di un esponente di quella classe media che già da ora sta godendo di un aggressivo aumento di reddito. E quali le mete di questi trasferimenti? A parte 1 viaggi d'affari, destinati ad aumentare in una società che si restringerà sempre più a villaggio globale, i traguardi più frequentati saranno i santuari della cultura: un vaticinio che proletta nel prossimo ventennio l'incremento straordinario che raccolte d'arte e mostre stanno registrando in questi anni: «/n Germanio, dal '77 a oggi, sono stati inaugurati 300 nuovi musei, in Giappone 220, in Inghilterra se ne apre uno ogni 18 giorni». □ desiderio di inseguire una migliore qualità della propria vita spirituale si riverbererà anche in una ricerca di spazi meno assillanti. Sulla scena che Naisbitt costruisce, avanza la fuga dalle grandi Città: -Nasceranno tanti centri satellite (già oggi sono 14 solo attorno a Washington, uno di questi, il Tyson Corner, è il nono maggior distretto d'affari degli Usa): Ma diventerà ancora più imponente la migrazione verso le aree rurali dove le nuove tecnologie 'permetteranno di cancellare il gap delle distanze'. Città in declino come centri abitativi, ma non in certe aree del mondo: la capitale messicana raggiungerà 1 30 milioni di abitanti, San Paolo i 25. Ancora Naisbitt: -Nel 1950 le sei maggiori metropoli dei- la Terra erano in Europa. Nel Duemila il Vecchio Continente non ne conterà più nessuna. Complessivamente il pianeta avrà 20 megalopoli con più di 10 milioni di abitanti, di cui la sola New York nell'Occidente'. Il mondo alla fine del secondo millennio vedrà la trasformazione del socialismo e la fine dello Stato assistenziale con un montante ricorso alla privatizzazione dei servizi che lascerà allo Stato una mera funzione di controllo e di coordinamento. In Gran Bretagna il megatrend prevede che un terzo delle attività attualmente nazionalizzate venga trasferito al settore privato. Un esemplo tipico, il servizio postale. E a questa linea di tendenza si adeguerà anche l'Urss nella quala Gorbaciov (con cui Naisbitt si è recentemente incontrato) ha già creato 70 mila cooperative agricole destinate a diventare non meno di un milione. Banche dati, casseforti d'Informazione: nel futuro della Terra la comunicazione giocherà un ruolo di moltiplicata importanza. E potrebbe essere diverso, si interroga Naisbitt, se, già fin da ora, 70 libbre di fibre ottiche possono trasmettere quanto cento chili di filo di rame con il vantaggio di costare il 95 per cento in meno? Che Idioma parlerà questo pianeta? Quasi ovvia la risposta: 'L'inglese che già attualmente, tra chi l'ha come lingua madre, chi lo parla correttamente e chi ne ha una conoscenza media, raggiunge quasi un miliardo di persone. Domani oltre che di uomini sarà ancor più lingua di computers'. E poi, scherza ma non troppo il futurologo, -è l'idioma più facile da parlare male', r.riz.

Persone citate: Gorbaciov, John Naisbitt, Manzù, Naisbitt