L'Italgas apre all'acqua di Gianni Bisio

L'Italgas apre all'acqua Annunciati nuovi campi di intervento della società L'Italgas apre all'acqua La notizia è stata data ieri dal presidente Da Molo durante la consegna dei premi per la ricerca e l'innovazione - Previsto il ciclo di servizio completo, dalla captazione ai depuratori, alla distribuzione - Programmi anche per lo smaltimento rifiuti L'italgas allarga i suoi interessi, trasferendo l'esperienza tecnica maturata per il gas ad altri settori di servìzio: oltre alla distribuzione del metano, che oggi interessa quasi mille comuni, provvedere, in alcune aree (circa un terzo del Paese), a quella dell'acqua, con il ciclo completo dalla captazione alla depurazione, e sta iniziando ad occuparsi anche del grave problema dello smaltimento dei rifiuti. La notizia, destinata a far discutere, è stata data ieri dal presidente dell'Italgas, aw. Carlo Da Molo, in occasione della consegna dei premi istituiti dalla società per la ricerca e l'innovazione: quest'anno sono andati all'inglese Peter Gray per-la chimica, all'italiano Sergio Rinaldi per le scienze ambientali e al francese Bernard Raveau per le scienze dei materiali. Annunciando le novità, l'aw. Da Molo è partito dalla constatazione che agli albori degli Anni Novanta l'efficienza dell'Italgas, misurabile per parametri economici e tecnologici, non provoca timori di fronte agli standard europei. Non si può dire lo stesso per certi servizi gestiti dalla pubblica amministrazione. Perché, allora, non usare al meglio le competenze Italgas in altri campi, per migliorarne la funzionalità? Ma la società vuole procedere per gradi: -Non intendiamo costruire cattedrali che rischiano di rimanere nel deserto, ma mettere su mattone per mattone, per una crescila senza salti, senza sballare le situazioni di partenza". Per il settore idrico l'Italgas già è proprietaria della Società per la condotta di acque potabili, dell'Acquedotto del Monferrato, di quello di Savona e dell'Acquasist di Pallanza: nell'87 ha fatturato, in totale, acqua per 37,5 miliardi. E ora si amplia: ha acquisito il servizio a Ovada, è I vincitori del premio Italgas per l'innovazione: da sinistra, Rinaldi, Gray e Raveau in trattativa per altre due medie città piemontesi, sta per varare un piano di investimenti per il Mantovano, il Veneto, il Lazio, l'Umbria. 'Non solo distribuzione — ha spiegato Da Molo—ma ciclo completo, depuratori compresi, che in Italia sono tanti, ma spesso mal gestiti'. La logica delle acquisizioni è quella del bacino d'utenza: dove si distribuisce gas, si fornirà anche acqua, con evidenti economie di scala in un'organizzazione che non manca certo di tecnologie d'avanguardia. Oggi in certi acquedotti comunali, con¬ dotti alla giornata, le perdite arrivano al 35 per cento. E poi i rifiuti solidi urbani. L'esperimento parte dalla ligure Tirrenia Gas, che opera per giungere alla realizzazione di un inceneritore ('L'italgas ha una vasta esperienza in tecnologie per i fornù), ma per il domani si prospetta il biogas da rifiuti, una volta risolti i problemi per uniformarne i valori calorici. Forse l'ostacolo più grosso sarà, anche per l'Italgas, il reperimento delle aree per gli impianti. Ma Da Molo ha buone speranze. Veniamo ai tre premi, 100 milioni ciascuno, distribuiti ieri al palazzo dell'Arsenale in una cornice europea (il patrocinio è del presidente della Cee, Delors) che ha superato le nazionalità dei singoli premiati, in nome di una scienza senza confini, come nello spirito dei riconoscimenti. Per la chimica il riconoscimento è andato a Peter Gray, 62 anni, capo del Dipartimento di chimica-fisica all'Università di Leeds, premiato per la lunga attività nel campo dei comportamenti dei sistemi gassosi, della combustione degli idrocarburi e della propagazione delle onde chimiche. Sergio Rinaldi, 48 anni, professore al Politecnico di Milano, ha invece avuto il riconoscimento per le sue ricerche sull'inquinamento idrico ed atmosferico, la gestione dei laghi, la difesa dalle piene e lo sfruttamento delle risorse marine. Infine Bernard Raveau, francese, 48 anni, è stato premiato per i lavori sugli scambiatori ionici e sulle nuove ceramiche. Gianni Bisio

Luoghi citati: Italia, Lazio, Milano, Monferrato, Ovada, Savona, Umbria, Veneto