L'88 ha sconfitto tutti i pessimisti

L'88 ha sconfitto tutti i pessimisti A Saint-Vincent il Forum degli economisti L'88 ha sconfitto tutti i pessimisti Nell'89 ancora sviluppo • Ma l'Italia deve prepararsi al dopo-boom SINT VINCENT - Le prospettive per il 1989 non sono preoccupanti per l'economìa italiana, anche se è prevedibile un rallentamento nel processo di espansione e una leggera accelerazione dell'inflazione. Le maggiori Incertezze riguardano 1 possibili andamenti dell'economia americana che saranno influenzati dalle misure che verranno prese dopo le elezioni presidenziali e che sono difficilmente prevedibili. In particolare non deve essere sottovalutato il pericolo che il nuovo presidente ricorra a misure di carattere deflattivo. E' questo, in sintesi, il senso della relazione di Siro Lombardini che ha aperto la prima giornata del lavori del Forum dell' economia. All'incontro, che è promosso dal «Centro culturale St. Vincent» ed è arrivato alla decima edizione, partecipano i principali economisti italiani. Smentite le previsioni degli economisti che lo scorso anno, dopo la crisi delle borse, avevano annunciato un'imminente recessione, le preoccupazioni si spostano ora sul lungo periodo. «E' diffuso, infatti - secondo Lombardini - il timore per una maggiore competitività dell'industria americana. Occorrono da parte di tutti i Paesi, nuove strategie, non solo di politica monetaria e fiscale, ma anche di politca industriale». Per quanto riguarda l'Italia, «i processi di concentrazione e di ristrutturazione che hanno fatto crescere negli ultimi anni la produttività • ha detto Lombardini - subiranno prevedibilmente un rallentamento. Anche l'occupazione, se non saranno prese misure, è destinata a ridursi». Lombardini ha, inoltre, osservato che «se è vero che la spesa pubblica ha provocato disastri, è stata anche determinante per lo sviluppo. E' necessaria - ha aggiunto - una politica di riconversione in grado di sostituire agli attuali interventi di tipo assistenziale una politica produttivistica». Sul voto segreto, l'economista ha detto che «la sua posizione è una condizione necessria per una strategia di sviluppo, anche se non si può trascurare il fatto che per ottenere una riqualificazione della spesa occorre uh vasto consenso in Parlamento». Secondo l'economista Augusto Oraziani dell'Università di Napoli, «l'Italia continuerà ad avere, anche nell'89, una crescita quantitativa, accompagnata da sperequazioni nelle retribuzioni del reddito reale. Il nostro Paese - ha aggiunto Oraziani - continuerà a seguire i modelli inglese e statunitense con un aumento delle privatizzazioni ed un arretramento dei servizi sociali fomiti dallo Stato». Luigi Frey del Ceres ha sottolineato come «le prospettive per l'occupazione a medio ed a lungo termine siano per l'Italia preoccupanti» e ha osservato che «occorre uno sforzo politico con interventi articolati in grado di rilanciare l'occupazione soprattutto nel Mezzogiorno». Banlcitalia drena liquidila ROMA — La Banca d'Italia è tornata ieri a assorbire liquidità bancaria con un'operazione «pronti contro termine» (cioè una cessione temporanea agli operatori di titoli di Stato, nella fattispecie Buoni poliennali del Tesoro) per mille miliardi di lire. L'operazione è avvenuta al tasso medio dell' 11,41%. Si tratta della quarta operazione di questo tipo compiuta in ottobre: 11 mese si era aperto (3 ottobre) con un'operazione di importo record (8500 miliardi di lire) svolta al tasso medio del 10,32%; il giorno successivo la Banca d'Italia aveva «drenato» altri quattromila miliardi al tasso ..medio del. 10,49%; il 6 ottobre; infine, si era avuta un'operazione per mille miliardi al tasso medio dell'I 1,79%.

Persone citate: Lombardini, Luigi Frey, Siro Lombardini

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma, Saint-vincent