Disarmo convenzionale, si riparte

Disarmo convenzionale, si riparte Disarmo convenzionale, si riparte Shevardnadze a Parigi conferma: superati i principali ostacoli alle trattative di Vienna NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Dopo 18 mesi di negoziati preliminari a Vienna, Nato e Patto di Varsavia hanno superato I maggiori ostacoli che si frappongono a una intesa per la riduzione delle armi convenzionali in Europa La conferma di questo nuovo importante capitolo del disarmo tra Est e Ovest è venuta da una fonte autorevole, il ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze al termine della sua visita di tre giorni in Francia che ha rilanciato, alla vigilia del viaggio di Mitterrand in Urss, il dialogo privilegiato tra Mosca e Parigi La riduzione bilanciata delle forze convenzionali è uno dei temi più delicati nel processo di disarmo: gli occidentali infatti chiedono che venga accettato il prin¬ cipio della superiorità delle forze del Patto e che se ne tenga conto nel fissare 1 rispettivi quantitativi di armi da eliminare. Una conferma che il negoziato è a una svolta è arrivata da una intervista del segretario alla Difesa americano Caducei: ha infatti dichiarato di ritenere che i sovietici vogliano veramente giungere a un accordo per la riduzione delle armi convenzionali, unico campo in cui potranno attuare i tagli alle spese per la Difesa resi necessari dalla situazione economica In cui versa lUrss. 'Ma il negoziato rum sarà semplice... La questione della verifica è estremamente complessa» ha aggiunto Carnicci, ribadendo che certamente la prossima Amministrazione americana proseguirà il dialogo con l'Unione Sovietica in materia di disarmo e che il prossimo passo sarà l'accordo sulla riduzione delle armi strategiche a lungo raggio, accordo per la cui conclusione sono tuttavia ancora da definire alcuni punti molto importanti. A dare una svolta al negoziato di Vienna, come hanno rivelato negoziatori occidentali, è stata la rinuncia dei sovietici a Includere nel negoziato anche gli aerei e 1 sistemi d'arma in grado di portare sia armi nucleari Che convenzionali. In cambio della nuova moderazione sovietica Shevardnadze può segnare all'attivo il si francese a un progetto che è molto caro ai sovietici, la scelta di Mosca come sede nel '91 della prossima riunione sui diritti umani prevista dagli accordi di Helsinki. La richiesta sovietica è sempre stata du ramente avversata dalla Gran Bretagna e da altri Paesi occidentali, secondo cui il Cremlino potrebbe tentare di trasformare la riunione in una occasione di propaganda Il sì francese ha contribuito a dare nuovo smalto al rapporto Mosca-Parigi, che sembrava appannato per l'opposizione di Mitterrand di inserire a qualsiasi titolo il potenziale nucleare della force de frappe nel negoziato per 11 disarmo. Shevardnadze ha ripreso uno slogan lanciato da Gorbaciov, la necessità di superare la scissione economica tra le due Europe e creare «una casa comune». Anche se, ha aggiunto citando proprio Mitterrand, "restano ancora molte Bastiglie da espugnare», e. st.

Persone citate: Gorbaciov, Mitterrand, Shevardnadze