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Varsavia, una sola novità nel «governo del dialogo» U manager dì una impresa privata all'Industria Varsavia, una sola novità nel «governo del dialogo» Il premier: l'opposizione non ha accettato i posti che le offrivo VARSAVIA — n primo ministro polacco Rakowski ha presentato ieri in Parlamento il nuovo governo formato dopo due settimane di consultazioni. I nomi nuovi rappresentano circa la metà del nuovo esecutivo, anche se i dicasteri chiave (Esteri, Difesa, Interni, Cultura) non hanno cambiato titolare. La novità maggiore è rappresentata dall'assegnazione del ministero dell'Industria a Mieczyslaw Wilczek (58 anni), economista e laureato in leg¬ ge, responsabile di una società a capitale misto polacco-canadese che esporta i suoi prodotti soprattutto in Svezia e in Italia E' la prima volta che il rappresentante di un'impresa privata diventa ministro di un Paese socialista, e ciò potrebbe significare una maggiore attenzione nei confronti del settore privato dell'economia polacca n nuovo governo è stato annunciato come l'esecutivo •della porta aperta atta opposizione costruttiva» del Paese, anche se quest'ultima come ha ammesso lo stesso premier, ha già rifiutato l'offerta. Rakowski ha tranquillizzato la vecchia guardia del partito conservandole alcuni dicasteri chiave ma ha promosso alla guida dei ministeri economici gli esponenti della nuova generazione. Tra le vittime di questo «atteggiamento riformistico» del premier c'è Sadowski, capo della commissione per la pianificazione economica •Il nuovo governo intende attuare riforme rapide e radicali, ed è favorevole a una decisa democratizzazione nel Paese, ma al tempo stesso contrario a coloro che tentano di gettare la società nell' anarchia. Non esiteremo a usare la mano pesante per garantire la pace sociale, l'ordine e la sicurezza nel rispetto delle leggi fondamentali della Polonia socialista-: lo ha detto Rakowski nel suo discorso programmatico, il premier ha ammesso che la vita quotidiana in Polonia è difficile e faticosa. Ha poi sottolineato che 11 nuovo governo intende innanzitutto •sradicare tutto ciò che è ancora legato al periodo staliniano» e si propone •profondi cambiamenti sociali ed economici». Illustrando il programma in campo economico, tra gli obiettivi prioritari ha citato lo sviluppo dell'agricoltura, dell'industria agro-alimentare e dell'edilizia, la protezione dell'ambiente e un miglioramento dell'industria perché produca beni di prima necessità per la popolazione. (Ansa-Agi-Ap)