L'Italia spiegata ai russi «Business e criminalità»

L'Italia spiegata ai russi «Business e criminalità» Alla vigilia dell'arrivo di De Mita ampi servizi sui giornali di Mosca L'Italia spiegata ai russi «Business e criminalità» Elogi alla Fiat «pilastro dell'economia» • «Aumentano delinquenza e allarme ecologico» NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Alla vigilia della visita di De Mita, i giornali di Mosca hanno deciso di presentare l'Italia ai sovietici: la Sotsialìsticeskaìa industria ha dedicato un ampio servizio alla Fiat, «un gigante pilastro del modello economico italiano»; Seiskaia Jizn, il quotidiano che si occupa dei problemi agricoli, in tre articoli ha tracciato le prospettive della collaborazione nel settore dell'industria alimentare che in Italia si basa suU'«aMa tecnologia e sui rigorosi controlli di Qualità». Il giornale dei sindacati, Trud (H lavoro), è stato più polemico rispetto agli altri e al tema degli scambi tra l'Italia e l'Unione Sovietica ha preferito quello dell'inquinamento — 'La situazione ecologica, sebbene non sia la peggiore in Europa, diventa sempre più allarmante» — e della delinquenza — "L'Italia è travolta dall'ondata dei cri¬ mini». •Per uno straniero la cucina italiana vuol dire gli spaghetti, la cultura è associata al Teatro alla Scala e quando si parla dell'industria tutti pensano atta Fiat; ha scritto Sotsialisticeskaia Industria, ■i grandi investimenti nelle ricerche fondamentali e •nel marketing, l'analisi approfondita delle tendenze nel mercato, gli stretti contatti coni mezzi d'informazione, con i- cèntri universitari e con i circoli finanziari assicurano flessibilità alla politica della Fiat, un colosso industriale che lotta con grande tenacia per mantenere il posto di leader in diversi settori dell'economia, dalla produzione dei beni di consumo ai robot industriali: Parlando della politica occupazionale della Fiat, il giornale moscovita racconta l'esperimento dell'introduzione dei robot negli stabilimenti di Cassino e sottolinea che gli ope¬ rai 'sopravvissuti ai licenziamenti di massa del 1980» sono- passati a un «lavoro meno qualificato ma sempre molto prestigioso». ' •Oli italiani sono mólto sensibili ài problemi legati alla protezione dell'ambiente naturale — ha scritto in questi giorni Trud —. Ne parlano tutti: la gente qualunque e i ministri, si cercano i colpevoli del disastro ecologico». Anche in Urss negli anni della glasnost, l'opinione pubblica si è concentrata su questo tema, che prima era stato dichiarato tabù e 1 «Verdi che raccoglievano firme in difesa del Baikal venivano trattati come teppisti». La catastrofe di Cernobil, gli scarichi industriali nei fiumi siberiani e, l'aria inquinata nei centri siderurgici hanno spinto I sovietici a protestare cóntro l'«irresponsabile politica ecologica delle autorità». •Il danno-che l'industria reca ogni anno alla natura dell'Urss supera i 25 mi¬ liardi di rubli», ha scritto di recente il settimanale Literaturnaia Quieta. Le imprese .credono che i mezzi investiti nella protezione dell'ambiente siano sòldi sprecati. Mala lavorazione dei rifiuti Industriali può essere molto redditizia e 1 primi a capirlo, secondo Trud, «sono stati ia Fiat e la Montedison che sembrano essere pronte ad avviare un nuovo settore industriale: U «panorama italiano» lo chiùde Trud con la nota minore: la didascalia che accompagna una grande foto che mostra uno scippo a Napoli — una «scena ormai molto frequente nelle città italiane- — informa 1 sovietici che 'Oltre ai delinquenti professionisti, chi viola la legge sono soprattutto le persone che non hanno lavoro». Per poter combattere la delinquenza, conclude il portavoce del sindacati sovietici, bisogna 'eliminare la disoccupazione le cui vittime in Italia sono 2,8 milioni di persone». v. s.

Persone citate: De Mita