Così l'uomo cacciava il mammut in Umbria

Così l'uomo cacciava il mammut in Umbria Dopo il ritrovamento del fossile ricostruiti gli ultimi spostamenti deU'«elephas antiquus» Così l'uomo cacciava il mammut in Umbria Rara, ma non «eccezionale.., come definita da alcuni esperti locali, la scoperta di un fossile (uria lunga zanna) ieWelephas antiquus nella zona industriale di Nàrni, in Umbria. Pur non essendo impresa facile, ecco la ricostruzione della vita e degli spostamenti del grosso pachiderma, antenato dell'elefante. In alcune località dell'Europa si hanno prove circostanziate che indicherebbero la caccia per impantanamento deìl'Elephas antiquus. Non è ben chiaro come l'homo erectus, dotato di ima tecnologia su pietra molto semplice, riuscisse in una simile Impresa. UElephas antiquus era, un bestione enorme. Poteva superare 15 metri di altezza per un peso di 10 tonnellate. L'evoluzione degli elefanti parte da molto lontano. Una quarantina di milioni di armi fa, viveva in Egitto il Paleomastodonte, che aveva quattro corte zanne e una miniproposcide. Non era più grosso di un maiale. Il problema di tutti questi animali era l'incremento di dimensioni: tutti gli strani apparati masticatori (dentiproboscidi-zanne) servivano a recuperare ima gran massa di cibo vegetale per mantenere un corpo spropositato. Una delle più recenti interpretazioni delia funzionalità delle spropositate zanne del VElephos antiquus (anche 4 metri) e dell'elefante moderno, è che servissero da contrappeso durante la raccolta del cibo e gli spostamenti. Fatto sta che, 6 milioni di anni fa, si Incontra il Primelephas gomphotheroides, che sarà l'antenato comune dei tre «ceppi» di elefanti moderni: Loxodonta, Elephas e Mammuthus. La situazione filogenetica dell'antiquus non è chiara, dato che alcuni autori lo indicano come Paleoloxodon antiquus, mettendo In evidenza una sua parentela con l'attuale elefante africano, piuttosto che non con quello asiatico (Elephas maximus), più piccolo e con zanne corte. E' comunque da chiarire che non risulta essere un antenato diretto del più famoso mammut: i due sono piuttosto cugini. La separazione tra 1 due è, oltre che morfologica (soprattutto nel molari e nella forma delle zanne), di tipo ecologico. I due giganti si alternano In Europa seguendo le fluttuazioni climatiche definite glaciazioni. Durante 1 periodi Interglaciali si aprivano le zone umide con vegetazione abbondante che erano Indispensabili alla sopravvivenza dell'antiquus. Climi più secchi e freddi furono invece lo scenario in cui si mosse 11 mammut. Sono proprio le zanne e i molari a indicare la massima differenza tra 1 due pachidermi. L'Eie- phas antiquus aveva zanne lunghe e praticamente diritte. Il mammùt aveva zanne ancora più lunghe (anche 5 metri), ma molto ricurve. I ritrovafneritldell'Etepftas antiquus in Europa sono, numerosi, anche se vengono privilegiati parti del cranio e zanne e molari, rispetto allo scheletro post craniale. DI particolare importanza i resti trovati In Spagna, a Torralba e Ambrona, in cui si può ipotizzare (nonostante le critiche metodologiche della più moderna archeologia contestuale) una caccia, a intere mandrie di Elephas antiquus da parte dell'Homo erectus con la tecnica a "incendio e Impantanamento,, (300.000 anni fa). Numerose, zanjbe e ossa lunghe di giovani antiquus sarebbero state usate analogamente a Isemia la Pineta, dove, 700.000 anni fa, i cacciatori avrebbero organizzato ima vera e propria bonifica del terreno paludoso. A Castel rii Guido, accanto a un paleosuolo bonificato con un acciottolato, fa bella mostra di sé una enorme zanna di Elephas antiquus: Il pachiderma, dalla tesa relativamente piccola e dalle gambe lunghe, convisse ^ còsi con l'uomo europeo a partire dai 7-600.000 anni fa, per estui guerel a partii e dall'ultimo interglaciale, un centinaio di migliata di anni fa.' Alberto Salza

Persone citate: Alberto Salza

Luoghi citati: Egitto, Europa, Spagna, Torralba, Umbria, Umbria Rara