Presto beata una suora missionaria
Presto beata una suora missionaria Processo avviato Presto beata una suora missionaria Visse a Torino, morì in Kenya a 39 anni Chi l'ha conosciuta dice che era «un angelo»: generosa, appassionata nel perseguire gli obiettivi, materna e affettuosa, instancabile nell'aiuto agli altri. Suor Irene Stefani, missionaria della Consolata, mori in Kenya a 39 anni. Era il primo ottobre del 1930. L'altro giorno, al Tribunale ecclesiastico di Torino, s'è conclusa l'inchiesta diocesana informativa sulla sua vita e sulle sue virtù. Ora 1 documenti sono stati trasmessi alla •Congregazione romana per le cause dei santi» a cui spetta di decidere la beatificazione di Suor Irene. Ventenne, era venuta a Torino da Anto, piccolo paese in provincia di Brescia Tre anni all'istituto fondato dal canonico AUamano, poi la partenza, nel 1914. Sua destinazione fu subito Nyeri, in Kenya In quella zona dell'Africa orientale era arrivata la guerra che stava devastando l'Europa, laggiù si fronteggiavano tedeschi e inglesi. E suor Irene fu inviata come crocerossina negli ospedali da campo per 1 portatori indigeni Restò con la popolazione del Kikuyu fino al 1919 poi, dal '20 al '30, fu trasferita alla missione di Gikondi come evangelizzatrice, insegnante e infermiera. Nelle lettere che inviava a Torino in quegli anni si legge: «/ doveri missionari mi fanno scorrere gli anni e i mesi a velocità vertiginosa, con il rincrescimento che, per quanto si cerchi di fare, incalcolabile è il numero di anima ancora da salvare». E chi ha lavorato al suo fianco ricorda quanto quella ragazza con gli occhi grandi, lumi' nosi, amasse il suo prossimo: «Muore Nyaatha», madre d'amore e dolcezza la chiamavano gli Africani. Proprio mentre assisteva uno di loro, suor Irene fu contagiata dalla stesso malattia (peste polmonare) e ne morì. •Chi vive tutto questo merita di essere proposto come modello, come stimolo, come segno di speranza» è stato detto durante la cerimonia in Arcivescovado, presieduta dal cardinale Ballestrero. Ora si aspetta il responso di Roma. Ma per le suore della Consolata (oggi sono 1100, presenti in 160 comunità di sedici Paesi) la memoria di Irene è fulgida comunque.
Persone citate: Ballestrero, Irene Stefani, Suor Irene
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