L'«effetto Quayle» fa voltare Dukakis di Ennio Caretto
L'«effetto Quayle» fa volare Dukakis I democratici in rimonta nei sondaggi L'«effetto Quayle» fa volare Dukakis Ma il governatore ha fatto una gaffe sugli investimenti stranieri DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Dopo 11 dibàttito tra Quayle e Bentsen mercoledì scorso 1 democratici hanno recuperato terreno sui repubblicani: i primi dati dèi sondaggi d'opinione della Abe, del Washington Post e di Usa Today attualmente in corso indicano che il vantaggio di Bush su Dukakis, 6-7 punti in media nelle ultime settimane, si è assottigliato. Ieri nel Texas, Bentsen si è addirittura detto certo del sorpasso alla fine di questa o all'inizio della prossima settimana, sostenendo che la sua vittoria su Quayle ha impresso una svolta decisiva alla campagna. Senza dubbio, la condotta del compagno di corsa di Bush ha sollevato tra gli elettori qualche interrogativo sui repubblicani. Nel dibattito, il giovane senatore ha risposto alle domande «come una segreteria telefonica», ha commentato il Washington Post, e la efficace battuta di Bentsen, -lei non è Kennedy; Io ha distrutto. I democratici ne hanno approfittato con una offensiva televisiva spietata: lo spot mostra tre vicepresidenti che hanno assunto la presidenza in circostanze drammatiche: Trurnan per la morte di Roosevelt, Johnson per l'assassinio di Kennedy, Ford per le dimissioni di Nixon. «Voi—dice uria voce 4non permetterete che venga il turno di Quayle». La ripresa dei democrati¬ ci è stata avvertita dar Presidente Reagan, che si è gettato nella mischia prendendo le difese di Quayle; e bollando Bentsen come «un barone texano legato ai grandi interessi finanziari», hello stile populista della sua campagna dell'80. Reagan ha scelto gli Stati dove l'elettorato. è ancora incèrto per svolgere la sua. opera di grande persuasore, definendo Dukakis «un Carter bis, portatore, se eletto, di una nuova crisi. Secondo il direttore del Centro di Studi Strategici Hyland, è possibile dire che la sconfitta democratica alle urne non è più inevitabile, o che forse Dukakis venerdì si riporterà alla pari con Bush, ma sarebbe azzardato pensare che il trend di fondo delle elezioni, l'ascesa repubblicana, sia già stato invertito. Già dopo il primo dibattito tra il vice presidente e il governatore, il mese scorso, il distacco si era ridotto: ma tornò ad aumentare quando l'effetto tv divenne più labile. «JJ New York Times — ci ha detto l'ex diplomatico — ha perso parte della sua credibilità dopo aver pubblicato mercoledì un diagramma che mostrava i due partiti allo stesso livello, andando del tutto contro corrente: è come se si fosse messo al servizio di Dukakis». Ieri nel Missouri Dukakis ha suscitato qualche dubbio sulla sua capacità di sfruttare la caduta di Qua¬ yle. Nel tentativo di dargli il colpo di grazia, ha attaccato la sua affermazione che. gli investimenti stranieri negli Stati Uniti sono benvenuti, perché creano posti di lavoro ed esportazioni, e ha compiuto una gaffe clamorosa. «I leaders repubblicani vogliono mettere in vendita l'America — ha sostenuto —. Vogliono che, i nostri figli lavorino per padroni stranieri e paghino l'affitto a padroni stranieri. Non è quello che volete voi». Dukakis non si è reso conto che stava parlando agli operai di una società per pezzi di ricambio, la Moog Automotive, acquistata e rilanciata da una finanziaria dell'Avvocato Agnelli, Infine, di fronte al recupero democratico e al fiasco di Quayle, Bush non ha cambiato tattica, anzi ha intensificato la sua offensiva contro il governatore, nella convinzione che le elezioni saranno un referendum sul suo «radicalismo», còme afferma Reagan. Il vicepresidente non ha fatto nessun cenno al successo di Bentsen nel dibattito. Si è concentrato sulle tesi di Dukakis in tema di criminalità, ricordando le sue leggi morbide sulle carceri. Bush ha sfruttato un episodio clamoroso: la libertà concessa dal governatore a un criminale del Massachusetts che assassinò poi una persona e ne tenne ostaggio altre due per alcuni giorni. Ennio Caretto
Luoghi citati: America, Massachusetts, Missouri, Stati Uniti, Texas, Usa, Washington
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