Malato l'atleta morto in pista Sotto inchiesta lo staff azzurro di Renato Ambiel

Malato l'atleta morto in pista Sotto inchiesta lo staff azzurro Il campione del mondo di hockey giocò senza autorizzazione sanitaria Malato l'atleta morto in pista Sotto inchiesta lo staff azzurro Inquisiti anche presidente e segretario della federazione, allenatore e medico della squadra DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NOVARA—Nuovi sviluppi nell'inchiesta sulla morte di Stefano Dal Lago, 11 campione del mondo di hockey su pista stroncato da un collasso durante una partita di Coppa Italia il 27 settembre. Dopo aver inviato le prime comunicazioni giudiziarie al responsabili dell'Hockey Novara, ieri il procuratore della Repubblica Roberto Fava ne ha Inviate altre quattro. Destinatari i vertici della Federazione nazionale di hockey e pattinaggio e al responsabili della squadra nazionale. I nomi: sotto inchiesta sono il presidente della FTHP Giuseppe Matranga, il segretario Domenico Di Glanfrancesco, 11 direttore tecnico della nazionale Gianni Massari ed il medico della formazione Ivo Pulcini, n reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Subito dopo 11 decesso del giocatore, prima dell'autopsia, altrettante comunicazioni giudiziarie erano state inviate al presidente dell'Ho¬ ckey Novara Luciano Ubezio, al medico della società Roberto Graziano, all'allenatore Jaime Cardoso ed al professor Paolo Rossi. Quest'ultimo è il cardiologo che visitò il ragazzo, per conto della società, dopo che il giocatore era stato fermato dalla Com¬ missione medica del Coni per un vizio cardiaco. Il primario sostenne in una relazione allegata agli atti, che gli esami medici erano tranquillizzanti. Le anomalie riscontrate (un prolasso mi tralieo che non produceva un'insufficienza alle valvole e la presenza, a riposo, di extrasistole di tipo vario che scomparivano sotto sforzo) non controindicavano l'attività sportiva ed atletica perché «in un cuore con cinetica miocardica normale esse non hanno alcun significato prognostico: Del caso Dal Lago, il professor Rossi .discusse con la commissione medica del Coni integrata da alcuni esperti cardiologi. Alla fine venne demandata alla società la responsabilità di far tornare in pista 11 giocatore che, per svolgere attività con la nazionale (e questo è un controsenso) avrebbe dovuto invece sottoporsi ad un esame elettrofisiologico invasivo da effettuarsi a Trento. Un esa¬ me doloroso e pericoloso che il giocatore rifiutò. Dal Lago tomo cosi in pista anche se, nel frattempo (1122 aprile) il medico sportivo convenzionato con rUst revocò il certificato di idoneità rilasciato a novembre. Di questa decisione il medico mise al corrente la società e la Federazione. Cosi Dal Lago, sulla base della documentazione acquisita dalla magistratura, giocò senza autorizzazione fino a fine stagione. Ma c'è di più: venne convocato in nazionale e disputò poi i campionati del mondo in Spagna conquistando 11 titolo. Questo perché, sostiene il dt Gianni Massari, 'dopo che aveva disputato la fase finale del campionato eravamo convinti che fosse in possesso di tutte le certificazioni dell'Usi e dei requisiti per disputare il mondiale. In Spagna è sempre stato bene ed è risultato fra i protagonisti, come possono testimoniare i filmati: Renato Ambiel

Luoghi citati: Italia, Novara, Spagna, Trento