La Chrysler venderà le Alfa Romeo in Usa

La Chrysler venderà le Alfa Romeo in Usa Concluso un accordo tra Giovanni Agnelli e Lee Iacocca La Chrysler venderà le Alfa Romeo in Usa Prima «Duetto Spider» e «Alfa 75 Milano», poi la «164» - Joint venture al 50% con Fiat Auto TORINO — La Fiat Auto ha firmato con la Chrysler una lettera di intenti per una joint venture al 50% per la distribuzione dei modelli Alfa .Romeo negli Stati Uniti. «Con questo accordo — afferma un comunicato congiunto — l'attuale rete di vendita Alfa Romeo verrà potenziata con l'inserimento di concessionari Chrysler-Plymouth selezionati In base alle capacità assistenziali e alla collocazione geografica». La nuova rete venderà i modelli «Duetto Spyder» di 2000 ce e l'.Alfa 75 Milano» da 3000 ce, a 6 cilindri. Successivamente sarà venduta la «164» con motore 3 litri, sempre a 6 cilindri e con un allestimento specifico come richiesto dagli standard americani. «Obiettivo dell'accordo — prosegue il comunicato — è il consolidamento dell'immagine del marchio Alfa Romeo negli Stati Uniti, dove già peraltro gode di grande notorietà e prestigio, attraverso un'accresciuta efficienza della rete di distribuzione». L'annuncio ufficiale, che è stato sottolineato da due dichiarazioni, una del presidente della Chrysler, Lee lacocca, l'altra dal presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, rientra nella strategia annunciata al momento dell'acquisizione dell'Alfa Romeo, che prevedeva un potenziamento della presenza della Casa di Arese sul mercato nordamericano. Ha detto il presidente della Chrysler: «Il programma comune tra Alfa Romeo e Chrysler-Plymouth è particolarmente felice in quanto entrambe si indirizzano allo stesso tipo di clientela sofisticata, che apprezza prodotti di classe e di alta qualità. L'iniziativa unisce la beh nota esperienza della Fiat Auto nel campo della produzione automobilistica e del design con la capacità della Chrysler nel marketing-e i nella distribuzione negli Stati Uniti». «Per l'Alfa Romeo — ha dichiarato Agnelli — è l'occasione per incrementare la capillarità della propria rete e di cogliere cosi, grazie all'accordo con un costruttore locale, maggiori opportunità di mercato e di presenza negli Stati Uniti». Attualmente negli Usa, sto quello della conquista di una clientela molto sofisticata e selezionata: una «upper class» appassionata di guida sportiva e desiderosa di distinguersi - La parte del leone di questa strategia spetterà al modello «164», con cui il marchio Alfa Romeo porta, appunto. Oltreatlantico un prodotto a tecnologia molto avanzata con comfort e prestazioni d'avanguardia. Sempre alla Fiat Auto pensano di raggiungere le 10 mila unità vendute fin dal 1990, per poi avere un aumento fisiologico calcolabile in 3-4000 unità in più ogni anno. La Casa di Arese chiuderà il 1988 con 230 mila vetture vendute contro meno di 200 mila nel 1987 e con un probabile pareggio di bilancio. Della «164», in particolare, sono state vendute in Italia, nel primi otto mesi di quest'anno, circa 20 mila unità, un'importante affermazione per un modello di gamma Alfa. Altra vettura di punta negli Usa sarà il 2000 Spyder, che ha già ottenuto in quel Paese un buon successo e del quale è stato festeggiato recentemente il traguardo dei 100 mila esemplari prodotti. Infine continuerà la vendita della versione «Alfa 75 Milano» che rappresenta attualmente il top della gamma commercializzata negli Usa. Da molti anni la Fiat intrattiene rapporti con la Chrysler. In particolare la Teksid fornisce dal 1980 alla società automobilistica americana l'intero fabbisogno di «teste cilindri». Per far fronte alle forniture degli Stati Uniti, la Teksid ha costruito un nuovo stabilimento a Dlckson nel Tennessee, inaugurato nel luglio dello scorso anno. Anche Comau, la società del gruppo Fiat che si occupa di automazione, ha effettuato importanti forniture alla Chrysler, tra cui il «Robogate», impianto .robotizzato per la saldatura delle scocche. Renzo Villare l'Alfa Romeo vende circa 7000 vetture l'anno con una rete di 160 concessionari. L'obiettivo dell'operazione commerciale, almeno In una prima fase, che potrà durare anche qualche anno, non è — dicono alla Fiat Auto — quellodi conquistare subito volumi di vendite, quanto piutto¬

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Joint, Lee Iacocca, Renzo Villare