Rifiuti, 2300 quintali al giorno sono in cerca di una discarica di Gianni Bisio

Rifiuti, 2300 quintali al giorno sono in cerca di una discarica Chiuso rimpianto di Robassomero, s'innesca un gravissimo problema Rifiuti, 2300 quintali al giorno sono in cerca di una discarica Gli scarti di 65 Comuni della provincia sono rimasti sui camion - E i prossimi giorni? Da Ieri cercano un'accettabile collocazione 230 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani, la 'produzione» di 250 mila persone. E' la conseguenza della sospensione dell'autorizzazione provvisoria all'uso della discarica di Robassomero della ditta Prunelli, impianto considerato 'esaurito» dal tecnici della Provincia e non più rispondente ai requisiti di impermeabilizzazione del fondo, richiesti dalla legge. Dalle 10 di ieri, ora della notifica del provvedimento sospensivo della giunta provinciale, 65 Comuni serviti da sette diverse imprese private di raccolta e smaltimento sono in emergenza-rifiuti: molti sindaci hanno inviato preoccupati telegrammi alla Regione e alla Prefettura, mettendo in guardia su quelle che possono essere le conseguenze per la sanità pubblica. Oltre alla Prunelli, che aveva appalti con 9 Comuni della zona Pianezza-DruentoFiano, a Robassomero conferivano i residui urbani la Sacafica (Val Sangone), la Nuova Ferrarese (Canavese), la Brunetto (Valchiusella), la Armellini (zona di Gassino), la Spaic (Nichelino) e la Sirtis (area a Sud di Torino). Tutte, ieri, sono state avvertite che era impossibile scaricare ulteriormente: i rifiuti già raccolti sono, quindi, rimasti sui càmion, una trentina in tutto. In attesa di che cosa? 'Speriamo che entro domani (oggi, ndr) la Regione ci dica co me comportarci», dice Giovanni Soffietti, sindaco di Pianezza (Comune che prò duce 10 tonnellate al giorno di rifiuti), uno degli amministratori che hanno preso par¬ te alle riunioni per risolvere il problema. Aggiunge: 'Sembrava ci fosse la possibilità di una proroga per le discariche di Robassomero e Rivarossa, almeno per tirare avanti, ma adesso sembra che il discorso si stia complicando». In realtà la Regione ha chiesto, giorni fa, alla Provincia un parere tecnico sulla possibilità di scaricare ancora per qualche settimana in attesa di trovare una soluzione, ma la risposta è stata ne¬ gativa: 'Non ci sonoie condizioni tecniche per una proroga dell'autorizzazione», ha risposto l'assessore all'Ecologia, Sibille. Ed ha spiegato che è già stata superata la cubatura massima prevista dal progetto in una vasca dove, per di più, non ci sono le impermeabilizzazioni richieste dalla legge. Ieri vi è stata una riunione di funzionari dell'assessorato regionale all'Ecologia, assente, però, il responsabile più diretto del problema, il dott. Belfiore, da lunedì negli Stati Uniti per un viaggio di studio. Dall'Incontro non sono emerse soluzioni. Neppure dalla presidenza della Regione sono venute parole di speranza, almeno per un prowedlmento-tampone. Sembra che tutto sia ribaltato sull'assessore Cernetti, attualmente Indisposta. ' Solo Nichelino (45 tonnellate-giorno) sembra aver trovato, per ora, una via d'uscita: sino a fine mese conferirà i rifiuti alla discarica dell' Amrr di via Germagnano, peraltro già oberata dalla spazzatura di altri Comuni fuori del consorzio Torino-Nord, ammessi in attesa del completamento della nuova vasca del Cidiu di Collegno. Da novembre l'impresa che opera su Nichelino, la Spaic, dovrebbe portarli a Ghemme, In provincia di Novara (100 km), sempre che quella discarica (privata e, quindi, sottoposta a certe limitazioni) possa accettarli. Per quanto riguarda le altre discariche della provincia di Torino, la situazione non è certo rosea: Mattie è semipiena, Ivrea è esaurita, Rivarolo è piccolissima, Plnerolo è contingentata per non andare troppo presto ad esaurimento, Chlvasso sarebbe riservata al rifiuti 'Speciali» e accoglie solo eccezionalmente quelli urbani. La posizione della Regione, in ritardo nell'individuazione dei siti, rigida nell'Interpretazione dei decreti, non favorisce certo la costituzione di impianti per rifiuti solidi urbani, la cui titolarità può essere solo data a consorzi di Comuni. E le imprese del settore si vedono penalizzate. Intanto i rifiuti crescono e le discariche diminuiscono. Gianni Bisio

Persone citate: Armellini, Belfiore, Cernetti, Gassino, Giovanni Soffietti, Prunelli, Sibille