Le pillole di Maggie di Mario Ciriello

Le pillole di Maggie La Thatcher e l'idea degli Stati Uniti d'Europa Le pillole di Maggie (Perché gli inglesi diffidano di schemi precisi, rigorosi, ambiziosi) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — A Sud della Manica, tutti sparano in questi giorni contro la scialba visione thatcheriana dell'Europa: e anche in quest'isola molti deplorano lo stile arrogante e .abrasivo del premier. Sono giudizi corretti, ma solo in parte. E' uno di quei casi, ahimé, dove la politica confonde le Idee e le avvia su sentieri ingannevoli. SI, perché Maggie' non hp espresso soltanto i propri pensieri, ma ha manifestato, istintivamente, uno degli umori più profondi dell'animo inglese, la diffidenza verso tutti gli schemi troppo precisi, ■troppo rigorosi c troppo ambiziosi. La signora non sfoggia un comodo cliché quando dichiara: «Noi britannici avanziamo un passo alla volta». Ripete una verità secolare. E' un peccato che i politici, .ovunque, studino così poco la storia. Tante torbide controversie acquisterebbero luminosa chiarezza. Come si può pensare che gli inglesi firmino subito, con slancio, una Costituzione europea, quando non hanno una Costituzione propria, nazionale? E nemmeno " un Bill of Rights, all'americana? Qui si crede nell'evoluzione, nell'inevitabile trasformarsi delle cose. Quando la trasformazione avviene, come il Welfare State del '45 e la «Rivoluzione thatcheriana» Anni Ottanta, può essere più drammatica che altrove. Ma è sempre il risultato di un lungo, spesso doloroso, processo, di una cauta conversione sociale e spirituale. Il marxismo non ha mai messo radici in quest'isola, perché troppo astruso, troppo ordinato, troppo germanico, insomma. Prevale un'altra visione della storia, quella che, con humour un po' sboccato, viene descritta The Cock-up theory of History.- Il mondo cambia, eternamente rimodellato dallo scalpello dei Cockups, i pasticci, gli errori, le can-. tonate. Sono gli scivoloni a determinare il corso degli eventi. Il motto nazionale, irq&é^flà'e,' in pace, non è forse,,,«We'H muddle througtì»? Ce la caveremo, di sbaglio in sbaglio. In cuor suo, Margaret Thatcher sa che, prima o poi, l'Europa si unirà ma da brava inglese non vuole crearla, vuole che cresca, che maturi. Una visita a un medico inglese offrirebbe a Jacques Delors la chiave per decifrare Maggie. Un medico tedesco o francese, consultato dal presidente della Commissione, ordinerebbe subito una serie di test. Il dottore britannico gli direbbe: «Prenda queste pastiglie e tomi fra una settimana». Passati sette giorni, Delors, se ancora malato, riceverebbe delle pillole più energiche. I test arriverebbero alla fine, non al principio, se proprio il male si rivelasse caparbio. Gradualismo, flessibilità, amore del compromesso e del diverso, l'Inghilterra è veramente un pianeta a sé. La settimana passata, i Social Liberal Democrats hanno concordato di chiamarsi soltanto Democrats. Ma ognuno resterà libero di usare il nome che vuole. L'Impero? Non fu né concepito né voluto, It just nappened, avvenne, avvenne. Anco¬ ra nel 1840, gli «affari coloniali» erano affidati a un unico funzionario, a Londra. La Imperiai Policy seguì, non precede, l'avvento di quel dominio planetario. La Comunione anglicana? Una confederazione tanto sciolta che il Massachusetts ha potuto eleggere una donna-vescovo. Il Trade Union Congress? Una brigata di baroni rissosi. Qui non c'è carta d'identità (ci fu soltanto durante la guerra, ma, ennesimo esempio d'incompiutezza inglese, senza la foto) e non c'è neppure un registro dei residenti, britannici o stranieri. Pochi sono i documenti richiesti, dallo Stato e dalle istituzioni private. Burocraticamente, la Manica non è un canale, è un mare. Una riforma, sul continente, significa una pagina nuova. In Inghilterra, si aggiunge la nuova alla vecchia. Neppure Margaret Thatcher taglia tutti i rami, la signora innesta sempre sul passato. Quando elogia la privatizzazione, ricorda le glorie dell'antico capitalismo. E' impossibile per questo bizzarro regno innamorarsi delle perfette architetture di Jacques Delors. Delors ha ragione, ma gli inglesi sono quelli che seno. Accettano i cambiamenti, se inevitabili. Accettano, con humour, i sacrifici più dolorosi, se necessari. Gli Stati Uniti d'Europa ancora non li convincono. Vi arriveranno, ma muddling through, sbagliando, tentando, inciampando. E insistendo Sempre per difendere tutte le loro peculiarità, talvolta esasperanti ma sempre preziose. Mario Ciriello

Persone citate: Delors, Jacques Delors, Margaret Thatcher, Thatcher

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Londra, Massachusetts, Stati Uniti D'europa