«Vendemmia buona, tartufi scarsi» di Gigi Padovani

«Vendemmia buona, tartufi scarsi» Ancora una volta i fatti danno ragione al vecchio detto popolare «Vendemmia buona, tartufi scarsi» La stagione dovrebbe comunque essere migliore di quella (pessima) dell'87 - Prezzi elevati: 100150 mila lire l'etto in Piemonte, fino a 200 mila in Toscana - Ad Alba si prepara la 58a fiera DAL NOSTRO INVIATO ALBA — C'è un vecchio adagio della saggezza contadina che in Langa recita più o meno cosi: quando la vendemmia è buona, la raccolta del tartufi sarà scarsa. Una primavera piena di sole e un'estate quanto mai asciutta hanno già dato ottimi risultati per i moscati e i dolce tti. Quanto al nobile tubar magnatum Pico, nome scientifico del tartufo bianco d'Alba, per ora si può parlare soltanto di aspettative: le «battute» dei cani sono appena incominciate. I trifolau quest'anno sperano però di poter smentire il detto popolare e almeno hanno la certezza—come dice il presidente della loro Associazione per Langa e Monferrato, Benvenuto Boasso— •che andrà meglio dell'anno scorso, quando si toccò un vero record negativo». Oggi ad Alba incomincia— con la Giostra delle Cento Torri, madrina Omelia Muti — la lunga serie di giornate dedicate al profumato frutto della terra, per la gioia di quanti sono disposti a spendere 100-150 mila lire l'etto per poterlo gustare insieme ai piatti classici della gastronomia piemontese: fonduta. tajarin al burro, uova al piatto. «Si andrà avanti fino al 9 novembre — spiega Felice Bonardi, presidente dell'Ente turismo—e grazie alla SS» Piera del Tartufo, dall'8 al 23 ottobre, pensiamo di utilizzare questo prodotto delle nostre terre come ambasciatore dei prodotti di Langa, in primo luogo dei grandi vini Doc albesi». Per il tartufo, e per 1 suoi prezzi da collezione, forse qualche speranza può venire dalle tartufaie controllate: cioè dalle piante che — opportunamente micorrizate— potranno tra qualche anno fornire i «diamanti grigi». Spiega l'assessore per l'agricoltura della Regione Piemonte, Emilio Lombardi: ^Abbiamo già distribuito, attraverso i nostri servizi forestali, alcune decine di migliaia di queste piante. Se si tratta di noccioli o pioppi potranno fornire i loro "frutti", del tutto naturali, già dopo 5 anni; per querce e tigli t tempi si allungano fino a dieci anni. Tra Langa e Monferrato sono già nate una decina di aziende agricole di questo tipo». Ma rispetto a questa nuova attività già Incominciano a sorgere i primi problemi, nell'eterno conflitto tra racco¬ glitori e proprietari dei fondi. Chi sa di avere una quercia •tartufigena» (sotto le cui radici cioè si trovano tutti gli anni buoni esemplari del tuber magnatum) tende a difenderla dalle aggressioni esteme, ma se non ha il cane e non va a scavare con la zappetta, si sentirà infastidito dal continuo passaggio di infittali sul suo fondo, fino a decidere di tagliare la pianta. Per evitare la perdita di questa risorsa ora la Regione Piemonte vuole lanciare una sorta di «censimento» di piante tanto preziose, per tute'.nre insieme i diritti di raccoglitori e proprietari «Ho preparato un disegno di legge — aggiunge Lombardi — che si aggiungerà alle norme regionali e nazionali già operanti da due anni: prevede un indennizzo annuo al proprietario dell'albero che si impegna a non abbatterlo e dà libero accesso ai raccoglitori patentati, che ormai sono circa 9 mila*. - Situazione ancora più difficile, per i tartufi, in Toscana. Nel presentare la terza «Mostra mercato del tartufo bianco delle crete senesi», gli organizzatori (Regione Toscana, Provincia di Siena, Comuni di produzione del tubero) hanno stimato per quest'anno una produzione di non oltre 200 quintali di tartufo bianco, circa 100 meno del 1987.1 prezzi saliranno cosi alle stelle, attestandosi fra 1 milione e mezzo-2 milioni il chilogrammo, a seconda della pezzatura. Alla manifestazione, che si terrà a San Giovanni d'Asso, presso Siena, dal 18 al 20 novembre, verrà proposta la costituzione di una associazione nazionale delle città del tartufo, con lo scopo di coordinare la produzione e la commercializzazione del tartufo in Italia e nel mondo. Gigi Padovani

Persone citate: Benvenuto Boasso, Cento Torri, Emilio Lombardi, Felice Bonardi, Lombardi