Videogiochi in palestra

Videogiochi in palestra Videogiochi in palestra LA gara comincia. Sul monitor appaiono due canoe: si sorpassano a vicenda nel primo tratto di percorso, si affiancano, una sembra guadagnare alcune boe rispetto all'altra. Pochi secondi dopo infatti taglia vittoriosa il traguardo. Il futuro in palestra è già cominciato: al «Vertical», sei piani di sale sportive in pieno centro di New York, si «gioca ad allenarsi» ormai da un paio d'anni. Al passo con le nuove tecnologie sono da tempo anche il «Sequoia» e lo «Sport's Connection», templi superaccessoriati della fitness californiana. Ovunque la nuova parola d'ordine è «combattere la noia». Contro la routine del soliti esercizi in palestra, studiati per stuzzicare il divertimento, ma anche per stimolare la competizione, ecco la nuova generazione di vogatori, cyclette e macchine per il body building. La loro caratteristica? Attrezzi ginnici come videogames: non funzionano a gettoni, ma a vigorose pedalate e remate. E non è permesso distrarsi: l'awersario-computer è sempre all'altezza della situazione. Le nuove macchine rappresentano quanto di meglio è stato messo a punto nel campo dell'attrezzistica in questi ultimi anni, per- mettono gli allenamenti più sofisticati e avveniristici, i programmi più personalizzati e sono in grado di rispondere alle esigenze sia di atleti professionisti sia di semplici amatori. Dalla ricerca spaziale per l'efficienza fisica degli astronauti, alle palestre americane, all'Italia: da circa un anno sono arrivati anche da noi, raccogliendo li:consenso di uomini, donne e soprattutto di ragazzi, che più che in palestra — affermano divertiti—si sentono in sala giochi. «In America è una rivoluzione che non accenna a fermarsi e che si avvale di tutti i test e le sofisticazioni della tecnologia spaziale», dicono ai centri «American», dove sono stati adottati i modelli della Bally Fitness Corporation. «Ogni giorno arrivano al pubblico nuovi modelli, parecchi esigono già una buona preparazione atletica di base tanto da essere inadeguati per i livelli medi di allenamento degli italiani. Noi abbiamo iniziato con l'importare vogatori e cyclette. Ma con l'apertura del prossimo centro a Sestriere arriveranno anche tutti gli altri "fratelli"». Ma vediamo come funzionano alcuni videogiochi da palestra. La prima cosa da fare, una volta seduti sul «Liferower», ovvero il voga¬ tore, è rispondere alle domande formulate dal computer. Chi è principiante potrà, schiacciando un unico tasto, richiedere le istruzioni per eseguire correttamente i movimenti di gambe e braccia. Quindi passerà a selezionare il programma scegliendolo fra nove possibilità: si parte da quello standard (definito dal computer) fino ad arrivare a quello personale formulato in base al proprio grado di allenamento. A questo puntò si definiscono il tempo totale di durata dell'esercizio e il livello di difficoltà prescelto, cioè il tipo di attrito che si vuole superare. Chi si sente un campione può misurarsi con il programma della categoria olimpica. Terminate queste operazioni il computer selezionerà automaticamente il numero di remate da eseguire al minuto segnalandole sul display. Non resta quindi che aprire la sfida al computer-vogatore. Per tutta la durata dell'esercizio, sullo schermo, oltre alle due imbarcazioni, appariranno anche il numero di calorìe con- stimate e eventuali correzioni da apportare alla posizione del corpo. Ma il compito della macchina non non si ferma qui: prima della gara obbliga a fare una fase di riscaldamento di 30" facendo lavorare solamente al 60 per cento del livello di difficoltà selezionato. Altrettanto Costringerà a fare non appena si taglia il traguardo: il lavoro diminuisce lentamente e si entra in fase di defaticamento. Lo sforzo regolare e protratto nel tempo, l'impiego delle grandi masse muscolari, del sistema respiratorio e cardiovascolare fanno si che con il «Liferower» si raggiungano ottimi risultati di condizionamento aerobico. Nello stesso tempo vengono tonificati tutti i muscoli del corpo, dagli addominali ai pettorali, dai tricipiti ai dorsali ai muscoli della gambe. La cyclette computerizzata. «Lifecycle», simula invece un percorso su strada misto di salite e discese. In questo caso il display riporta il grafico del percorso prescelto e in base al livello di difficoltà programmato (ne esistono 12) segnala 11 numero di pedalate da fare al minuto. C'è la possibilità di scegliere fra percorsi standard, ideati secondo i metodi usati dagli atleti professionisti, percorsi a sorpresa e percorsi liberi come tragitto e durata. Per verificare i risultati raggiunti, ogni settimana viene eseguito il «fit test»: basta inserire nel computer la propria età, 11 peso in libbre e il numero di pulsazioni al minuto: sul display apparirà il parametro ideale di allenamento da raggiungere confrontato con quello reale. Con la cyclette computerizzata non si ottengono muscoli da supereroe, ma, facendo lavorare di più cuore e polmoni, ci si garantisce un fisico più asciutto e resistente. Inoltre viene indicato il nu- ! mero di calorie bruciate: uno stimolo a fare sempre ' meglio. Della stessa linea fa parte lo «Stair Master», una specie di scala mobile che nei modelli più sofisticati è corredata da elettrodi da mettere al polso: serve per avere sempre sotto controllo il battito cardiaco. E poi l'intera gamma di macchine da body building: per ottenere, un corpo scultoreo, ancora una volta basterà lasciarsi guidare dal computer. Claudia Ferrerò A New York è la moda del momento: e adesso il computer per allenarsi è arrivato anche in Italia

Persone citate: Vertical

Luoghi citati: America, Italia, New York, Sestriere