Una guerra a colpi di grancassa

Una guerra a colpi di grancassa Novità nel mercato degli strumenti musicali Una guerra a colpi di grancassa SI è appena concluso il Sim, la grande kermesse degli strumenti musicali. E' un appuntamento importante per chi fa musica, per chi produce strumenti e per chi li usa. Ogni anno nei padiglioni della Fiera si danno convegno espositori, produttori, rappresentanti, suonatori: tutti gli addetti ai lavori sono in pratica convocati per esporre, per verificare, Prevale naturalmente l'elettronica, una tecnica in perenne evoluzione. Oggi una chitarra, o un qualsiasi sistema di amplificazione, corre ormai il rischio comune agli elettrodomestici (il televisore, tt frigorifero) del precoce invecchiamento tante sono le sottili, impalpabili innovazioni che giorno dopo giorno incalzano 11 consumatore. Sovente si tratta di inezie fatte apposta per incrementare le vendite, spesso si tratta di autentiche rivelazioni che inducono il com¬ pratore a farsi avanti e gettare dalla finestra il vecchio strumento. Esiste tuttavia un florido mercato dell'usato che ricicla il passato. Interessante anche quest'anno il placido mercato delle percussioni che nella musica rock mantengono quella caratteristica «acustica» condivisa solamente con il vecchio pianoforte. Incalzano naturalmente le batterie elettroniche che però vengono nella pratica usate come strumento aggiunto, come coloritura. Piatti e tamburi dunque. Qualche grossa novità, qualche grande conferma. Sul fronte delle batterìe domina il mercato la tedesca «Sonor» (distribuita in Italia dalla Meazzi di Milano) con uno strumento tra i più precisi e affidabili. Fusti in legno pregiato, lavorazione accurata di tipo artigianale nella costruzione, di tipo elettronico netta fase di accertamento e rifinizione. Arte e tecnologia teutoniche. Non per caso la «Sonor» vive di un mercato internazionale con alte punte di vendita negli Usa (è la batteria che viene usata da Bernard Purdy e altri big '). Molto interessante l'esordio della «Remo», l'ultima nata tra le batterie made in Usa. Esordisce per fare concorrenza (sul prezzo) alle colleghe giapponesi e per contendere il mercato alla qualità dei tamburi americani e tedeschi. «Remo» ha fatto centro con entrambi gli obiettivi. Competitività assoluta nel prezzo, purezza di suono, resa ottimale. In Italia è rappresentata da Aramini di Bologna che pure distribuisce quei celebri piatti «Pai- ste» ormai ai vertici nel mercato mondiale. Ecco ora una novità, o meglio un ritomo, a proposito di piatti, strumento indispensabile a ogni batterista. Il suono del piatto infatti caratterizza più di qualsiasi altro pezzo la musica fatta dal batterista. Ritornano cosi in circolazione i magnifici «Sabian», cymbals eccellenti e storici. C'è infatti un curioso retroscena dietro questi «Sabian», prodotti in Canada da un industriale statunitense e distribuiti in Italia, fino a ora, un po' alla chetichella. In effetti la «Sabian», sorta pochi anni or sono, vive e lavora sull'esperienza centenaria della antica Avedis zìi djian in quanto il suo titola¬ re è proprio uno dei due fratelli Zildjian: il primo è rimasto nel Massachusetts a condurre l'azienda di famiglia, il secondo è salito nell'Ontario per ricominciare daccapo. Daccapo ma con astuzia Si è portato infatti con sé alcuni artigiani turchi (i soli specialisti al mondo, per la conoscenza delle leghe e per la maestria nella martellatura). E' grande artigianato quello dei pianisti. Un piatto viene infatti costruito secondo metodi antichissimi. Un metodo inventato da una famiglia di Istambul, la K. Zildjian che fu per secoli la sola a detenere il segreto delle leghe e della fabbricazione (a mano). In seguito parte degli ZilcUjan si trasferi in America dove iniziò un'attività che si fece strada fra 1 jazzisti. Poi, in anni recenti, gli Zildjian americani rilevano tutte le azioni dei parenti turchi e detronizzano l'antica azienda, temibile concorrente. In effetti ora i soli veri «piatti turchi» (quelli che piacevano anche a Gustav Mahler) sono fabbricati in Canada I «Sabian» sono distribuiti in Italia dalla «Music Pool», un gruppo di negozianti italiani associati nel nuovo ruolo di importatoli Fra questi il torinese Franco Scavino che con una politica dinamica e intelligente si pone all'avanguardia tra i suoi colleghi. La «Music Pool» ha tra l'altro rilevato recentemente un'antica azienda piemontese, quella che produceva le celebri fisarmoniche «Fratelli Crosto», gioiello di artigianato. Uno strumento in crisi quest'ultimo. Non c'è più la richiesta di un tempo e inoltre una «vera» fisarmonica artigianale verrebbe a costare circa dlciotto milioni (le ore di lavoro, i materiali eccetera). Ma la «Music Pool» intende anche rilanciare questo prezioso, simpatico strumento. Franco Mondlni Piatti Sabian per Phil Collins, fuoriclasse della batteria rock

Persone citate: Aramini, Bernard Purdy, Franco Mondlni, Gustav Mahler, Meazzi, Phil Collins