BOLOGNA La fortuna di Guido Reni

BOLOGNA La fortuna di Guido Reni BOLOGNA La fortuna di Guido Reni Un appuntamento molto atteso è la grande mostra, la più ampia finora allestita, che Bologna ha preparato per celebrare Guido Reni (1575-1642) e la cui inaugurazióne è in calendario lunedi prossimo il 5 settembre. Fino al 10 novembre alla Pinacoteca Nazionale e al Museo Archeologico si potranno ammirare quasi un centinaio di tele dell'artista bolognese formatosi nel clima del manierismo, allievo prima di Calvaert e poi del Carracci. Un artista che ha fatto molto parlare di sé sia in vita che dopo morto e sempre senza mezze misure: o osannato o disprezzato profondamente, che ebbe subito una fortuna europea, ammirato e studiato da Murino, Van Dyck, Ingres, Delacroix. Un personaggio dal carattere difficile, superstizioso, pronto alle risse. giocatore incallito capace di perdere in un sola sera una cifra come dodicimila scudi ma anche di dipingere intense scene religiose, portando per primo nella pittura sacra il tema della bellezza dei corpi che dominava là pittura profana del secondo Rinascimento, individuandone la funzione morale. Protetto da Virgilio Malvezzi, una- figura chiave tra gli intellettuali dell'epoca, fortemente legato al classicismo, Guido Reni fu nello stesso tempo interprete di un forte naturalismo e attento, in una città come la Bologna del Seicento intellettualmente viva, curiosa, aperta alle prime formulazioni del pensiero scientifico moderno, ai nuovi gusti, alla nuova cultura che contraddistingueranno il secolo. I dipinti in mostra provengono dai più importanti musei del mondo, ma per una buona metà sono di collezioni italiane e molti sono stati restaurati per l'occasione. Tra i pezzi più importanti il «Trionfo di Giobbe», un dipinto che non si vedeva dal 1797, quando hi nascosto nella torre campanaria destra di Notre-Dame a Parigi, e che è stato oggetto di un accurato lavoro di restauro, «Davide con la testa di Golia», «Sansone vittorioso», «San Sebastiano», «La strage degli innocenti». L'orario della mostra, che l'8" dicembre si sposterà al County Museum di Los Angeles per proseguire poi per Filadelfia, è dalle 9 alle 19 tutti i giorni con prolungamento fino alle 23 il sabato.

Luoghi citati: Bologna, Filadelfia, Los Angeles, Parigi