La vespa segue l'odore di un corpo che non c'è

La vespa segue l'odore di un corpo che non c'è Non tutti i parassiti toccano l'ospite per riconoscerlo La vespa segue l'odore di un corpo che non c'è LA Microliples croceipes è una vespa parassita che depone le sue uova sui bruchi di un lepidottero. VHeliothis zea. Il problema, per la vespa, è che i bruchi adatti possono essere molto difficili da trovare. Come la maggior parte delle vespe parassite, anche questa sembra avere un'innata capacità di reagire all'odore dei suoi ospiti. A differenza però di tutte le vespe parassite studiate finora, questa può imparare a seguire odori completamente nuovi senza entrare in contattò con l'organismo che li emette. Lo hanno sperimentato W. J. Lewis e J. H. Tumlinson. due ricercatori che lavorano presso il Dipartimento di Agricoltura della Florida sulle sostanze che attraggono gli insetti. I due ricercatori avevano notato in laboratorio che quando una femmina di M. croceipes entrava in contatto con gli escrementi del bruco suo ospite, li sfregava con le antenne e qualche volta li sondava con l'addome. Questi gesti duravano parecchi minuti, poi la vespa volava verso i composti che la attraevano nel tunnel del vento. La stessa cosa accade quando alla vespa viene presentato dell'estratto acquoso di escrementi, ma non quando l'estratto è di escrementi sciolti nell'esano, un solvente organico. La vespa deve di fatto entrare in contatto con l'estratto acquoso per volare poi verso le sostanze attraenti nel tunnel del vento. Ciò suggerisce che alcuni componenti degli escrementi, non volatili ma solubili nell'acqua, forniscano un segnale che scatena nella vespa la risposta ai composti volatili. Lewis e Tumlinson pensarono che la più proba¬ bile spiegazione della successiva risposta fosse l'apprendimento. Per verificare la loro ipotesi, misero dell'estratto di vaniglia su della carta da filtro contenente l'estratto acquoso degli escrementi e indussero le vespe a esplorare la carta. Molte di queste femmine furono attirate dalla vaniglia nel tunnel del vento. Altre invece non curiosavano intorno alla carta con vaniglia ne erano attrat te dalla vaniglia nel tunnel del vento. Infine, quelle esposte al solo estratto acquoso di feci non trovavano attraente la vaniglia. Lewis e Tumiinson ipotizzano quindi che alcuni composti non volatili degli escrementi scatenino il processo di apprendimento nella femmina di M. croceipes. La risposta è specifica verso l'ospite, perche le vespe non rispondono se esposte agli escrementi di specie su cui normalmente non depongono le uova. Una volta stimolata, pero, la vespa impara a riconoscere qualunque composto volatile, anche la vaniglia. Questa probabilmente è una strategia altamente adattiva per la M. croceipes. Il suo ospite si nutre di una varietà di piante diverse, sicché una risposta rigida a una sola pianta ospite sarebbe altamente inefficiente. Rispondendo selettivamente, invece, la vespa può imparare a seguire il suo ospite particolare su qualsiasi pianta e cercarlo fra altre larve che potrebero trovarsi nelle vicinanze. Altri parassiti possono imparare a seguire particolari odori ohe li guidano ai loro ospiti, ma hanno bisogno prima di toccare in qualche modo il loro ospite. La vespa studiata in Florida e il primo esempio di apprendimento che non richiede la presenza dell'ospite. Bastano i suoi escrementi. Jeremv Cherfas

Persone citate: Cherfas

Luoghi citati: Florida